«Camminando sulla linea rossa»: film, spettacoli e una mostra itinerante tra Curno, Lallio e Mozzo

«Camminando sulla linea rossa» è il progetto creato dal Consultorio «Mani di Scorta» di Treviolo in collaborazione con le cooperative sociali Namasté e Il Pugno Aperto e le amministrazioni comunali di Curno, Lallio e Mozzo ed è anche il titolo di una mostra itinerante ideata da «Mani di Scorta» intitolata «Camminando sulla linea rossa» che sarà visitabile da sabato 29 ottobre al 5 novembre nella biblioteca comunale di Mozzo.

L’iniziativa è finalizzata a costruire solidarietà e prevenzione dei maltrattamenti e delle violenze sulle donne e accompagnerà il pubblico con una scelta di film a tema, e poi ancora con spettacoli teatrali e con una mostra itinerante che resterà aperta per tutto il mese di novembre tra i comuni di Curno, Lallio e Mozzo anticipando anche la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in programma per il 25 novembre prossimo.

Si parte domani, mercoledì 26 ottobre alle 21 nel cinema Agorà di Mozzo con la proiezione della pellicola «Ti do i miei occhi» di Icìar Bollaìn: una storia dolorosa d’amore, di paura e di potere. Protagonista una donna, Pilar, che con coraggio riesce ad allontanarsi da un marito violento. A seguire, mercoledì 9 novembre sempre nell’Agorà di Mozzo alle 21 il film «La bestia nel cuore» di Cristina Comencini, mentre martedì 15 novembre alle 20.45, presso la sala consiliare di Curno di piazza Papa Giovanni XXIII verrà presentato il cortometraggio «È stata lei» di Francesca Archibugi, a cura di WeWorld Onlus con replica domenica 20 in tarda mattinata a Lallio, in piazza Vittorio Veneto con un’esibizione teatrale di strada a cura del Teatro Fragile di Treviolo e infine giovedì 24 novembre alle 21 nell’auditorium delle scuole medie di Curno, nell’ambito del festival In Necessità Virtù si terrà lo spettacolo «Dostoevskij#1» della compagnia Liberiteatri di Palermo che mette in scena un delicato dramma psicologico (su un complesso rapporto di coppia) ispirato liberamente da «La mite» dello scrittore russo.