Papa Francesco: le migrazioni appartengono alla storia dell’umanità. Le chiusure favoriscono i traffici criminali

“Le migrazioni appartengono alla storia dell’umanità”. Lo ha detto il Papa nella catechesi dell’udienza di oggi dedicata all’opera di misericordia corporale che corrisponde alla parola di Gesù: “Ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito”. “Nei nostri tempi è quanto mai attuale l’opera che riguarda i forestieri”, ha detto Francesco, perché “la crisi economica, i conflitti armati e i cambiamenti climatici spingono tante persone a emigrare”. Tuttavia, “è mancanza di memoria storica pensare che esse siano proprie solo dei nostri anni”. “Anche la Santa Famiglia fu costretta ad emigrare per sfuggire alla minaccia di Erode”, ha ricordato Francesco, e “la storia dell’umanità è storia di migrazioni: ad ogni latitudine, non c’è popolo che non abbia conosciuto il fenomeno migratorio”.
“Nel corso dei secoli abbiamo assistito in proposito a grandi espressioni di solidarietà, anche se non sono mancate tensioni sociali. Oggi, il contesto di crisi economica favorisce purtroppo l’emergere di atteggiamenti di chiusura e di non accoglienza. In alcune parti del mondo sorgono muri e barriere. Sembra a volte che l’opera silenziosa di molti uomini e donne che, in diversi modi, si prodigano per aiutare e assistere i profughi e i migranti sia oscurata dal rumore di altri che danno voce a un istintivo egoismo. Ma la chiusura non è una soluzione, anzi, finisce per favorire i traffici criminali. L’unica via di soluzione è quella della solidarietà”. Lo ha detto questo mattina Papa Francesco durante l’udienza generale in piazza San Pietro.
Ci sono anche 70 fedeli cinesi tra i 25mila fedeli presenti oggi in piazza san Pietro, nonostante la pioggia che a tratti bagna stamane la capitale. Due le diocesi di provenienza: Shenyang e Wenzhou. Il Papa è arrivato puntuale alle 9.30 e ha iniziato subito con lo scambio dello zucchetto, poi il saluto e l’abbraccio consueto ai bambini.