La notte della Sapienza: lettura continua nel cortile della biblioteca Caversazzi. Dal Cantico dei cantici al Qoelet

«L’interpretazione delle Sacre Scritture non può essere soltanto uno sforzo scientifico individuale, ma dev’essere sempre confrontata, inserita e autenticata dalla tradizione vivente della Chiesa» è così che Papa Francesco ribadisce l’importanza di leggere le Sacre Scritture.
In questo ultimo fine settimana di ottobre, le Acli (Associazione Cristiani Lavoratori Italiani) provinciali di Bergamo in collaborazione con Molte Fedi sotto lo Stesso Cielo apre la rassegna «Notte della Sapienza». L’iniziativa consiste nella lettura e meditazione di passi della Bibbia all’interno della tenda posta nel cortile della biblioteca Caversazzi di via Tasso, 4 al fine di coinvolgere e aggregare numerose persone non solo appartenenti al cattolicesimo ma anche al protestantesimo, all’ebraismo e al cristianesimo ortodosso.
Dopo il successo delle letture bibliche degli anni scorsi anche quest’anno la lettura proseguirà senza interruzioni partendo da venerdì 28 ottobre alle 17.45 e fino a notte inoltrata con l’amore raccontato dal testo Il Cantico dei Cantici per poi concludere con il Qoelet, che argomenta il contradditorio rapporto tra il bene e il male, alle 11 di mattina di sabato 29 ottobre.
Per quest’anno sono stati scelti i «Libri Sapienziali» per rispondere all’interrogativo «Dov’è tuo fratello?» che è anche il tema della rassegna di quest’anno. I «Libri Sapienziali» sono dei libri che fanno parte dell’Antico Testamento e chiamati così perché educano alla riflessione della Sapienza divina nella realtà e alla sua riconoscenza come un dono di Dio che compensa lo sforzo umano della ricerca di sé. Già dai tempi antichi, l’Antico Egitto e in Mesopotamia coi Sumeri era presente una letteratura sapienziale ricca di proverbi, favole e poemi per riflettere sul destino dell’umanità e poi intorno al V secolo a.C. in Israele con l’inserimento nella Bibbia di «Libri Sapienzali» scritti dal re Salomone perché aveva ricevuto da Dio il dono della Sapienza. Infatti questi testi sono raccolti in un pentateuco che in ebraico significa «libri formati da cinque rotoli»» e sono: i Proverbi, il Siracide, Giobbe, il Qoelet e Sapienza con i Salmi e il Cantico dei Cantici perché hanno una composizione poetica. Quest’iniziativa inserirà la lettura in varie lingue per coinvolgere bergamaschi di nazionalità diversa come lo swahili, l’arabo e l’hindi e poi degli intermezzi musicali e testimonianze di personalità che interverranno durante l’evento come Giusi Quarenghi, Eva Mangialaio, Corrado Callierotti, don Leone Lussana e Oscar Locatelli.
Infine, oltre ai numerosissimi cittadini bergamaschi tra i giovani degli oratori, delle Acli, dei gruppi scout dell’Agesci, gli studenti di alcune scuole cittadine, i ragazzi del Patronato San Vincenzo, parteciperanno anche personalità religiose quali il Vescovo monsignor Francesco Beschi, il vicario generale della Diocesi, monsignor Davide Pelucchi e politiche quali il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, i deputati bergamaschi Antonio Misiani e Elena Carnevali, la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Patrizia Graziani.