Misericordiae Vultus: i capolavori dei fiamminghi a Palazzo Creberg. Un weekend con Dante, Ariosto e Tasso

Lo splendore dei dipinti fiamminghi di Cornelis de Wael sulla misericordia, e ancora una serie di appuntamenti che uniscono letteratura e musica nel segno di Dante, Ariosto e Tasso: è un fine settimana particolarmente ricco quello proposto dalla Fondazione Credito Bergamasco nel suo Palazzo Storico in Porta Nuova.

Nella mostra «Misericordiae Vultus» si potranno ammirare undici capolavori dalla collezione del Banco Popolare. Un artista, come ha spiegato monsignor Tarcisio Tironi, direttore del Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia, che è stato, oltre che pittore, anche incisore e mercante d’arte del Seicento olandese e ha viaggiato molto in Italia, in particolare a Genova con Antoon Van Dyck, seguendo le orme di un altro grande pittore fiammingo come Rubens.
Questa esposizione, come ha spiegato Angelo Piazzoli, segretario della Fondazione Credito Bergamasco e responsabile del patrimonio artistico del Banco Popolare, arriva a proposito, proprio nella fase conclusiva dell’anno giubilare dedicato alla Misericordia, come occasione in più di approfondimento. «Già moltissimi – ha sottolineato – hanno avuto occasione di ammirarla al Macs di Romano e poi al Museo di Lodi. Qui ai dipinti si affiancheranno anche letture, rappresentazioni e concerti». La mostra sarà visitabile dal 5 al 17 novembre in parallelo alla chiusura dell’anno giubilare della Misericordia ed è composta da undici opere di cui sette appartengono al Banco Chiavari del Palazzo Spinola di Genova mentre le altre quattro al Palazzo Bellini di Novara e per la prima volta tutte saranno in esposizione a Bergamo». Questa operazione, ha chiarito Piazzoli «fa parte di un progetto articolato di valorizzazione del consistente e qualificato patrimonio artistico del Banco Popolare che conta più di 10 mila opere diffuse su tutto il territorio nazionale di cui più di 2000 sono definite di prima categoria, potrebbero essere esposte in mostra anche in una pinacoteca come la nostra Accademia Carrara senza sfigurare».

Con questa mostra, ha aggiunto monsignor Tironi «realizza l’invito di Papa Francesco a riflettere sulle opere di misericordia corporale e spirituale, rappresentate nei dipinti: dar da bere agli assetati, dar da mangiare agli affamati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare i carcerati, visitare gli infermi e seppellire i morti. Gli altri quattro quadri prendono spunto dalla parabola del figliol prodigo raccontata nel capitolo 15 del Vangelo di Luca e svelano la presenza del tocco di alcuni collaboratori della bottega di questo artista. Ha ricordato altri “grandi” che hanno rappresentato la misericordia: scultori come Canova e pittori come Emilio Greco. Monsignor Tironi ha svelato anche un altro piccolo particolare curioso: le tre iniziali di questi artisti D, A, T (DAT) sono voce del verbo “dare in latino”, terza persona singolare: il Padre da’ la Misericordia e il numero tre è questa perfezione provocatoria all’insegna della bellezza e creatività.

 

Enzo Noris, presidente della Società Dante Alighieri e del Comitato di Bergamo, dopo i ringraziamenti di rito, in particolare alla Fondazione Credito Bergamasco, ha ricordato che «dopo le esposizioni de: gli Inferi, con le tavole di Nino Ferrari, Ugo Riva e Angelo Celsi i  visitatori sono sempre numerosi ed entusiasti; queste mostre rappresentano anche uno stimolo per la scuola ad aprirsi a nuove opportunità per concretizzare le competenze acquisite in aula riducendo le distanze tra la società civile e il mondo del lavoro, perché i giovani sono il nostro futuro»; si augura che questo fine settimana porti un connubio virtuoso tra letteratura, musica e pittura ed elogia l’ottimo ritorno delle visite guidate.

 

Fulvio Manzoni, direttore artistico della manifestazione «Per Antiche Contrade» ha illustrato il programma del weekend: attori e musicisti porteranno in scena racconti su alcuni temi tratti dalle opere di Dante, Ariosto e Tasso: il rapporto tra padre e figlio, tra Inferno e Purgatorio; il tango della bella Angelica che scappa tra i boschi (le colonne del Palazzo Storico saranno trasformate in alberi) per sfuggire ai cavalieri innamorati; il viaggio sulla Luna di Astolfo, per aiutare Orlando a recuperare il senno; e il lieto fine tra Tancredi e Clotilda (da «Gerusalemme Liberata»), il cavaliere duella contro la sua amata, la uccide, gli appare in sogno ed entrambi si proclamano amore eterno.

 

In mostra ci saranno anche le opere di Cavagna e Moroni, tra i “Grandi Restauri” nella Sala del Consiglio; ingresso libero dalle 10,30 alle 19,30.

 

Orari mostra e programma del fine settimana «Dante Ariosto Tasso»

 

La mostra «Misericordiae Vultus» sarà in esposizione in Loggiato a ingresso libero dal 5 al 17 novembre secondo gli orari di apertura della filiale Credito Bergamasco (h.8.20, 13.20, 14.50, 15.50) e nelle giornate di sabato 5 e 6 novembre, in occasione dell’apertura del Palazzo Storico per il fine settimana “Dante Ariosto Tasso” (h.10.30-19.30), gli studenti del liceo classico del Collegio Vescovile Sant’Alessandro di Bergamo avranno l’occasione di accompagnare i visitatori con delle visite guidate gratuite di mezz’ora ai seguenti orari: 10.30, 11, 11.30, 14, 14.30, 15, 15.30.

 

Inoltre, sabato 5 e domenica 6 novembre il Palazzo Storico della Fondazione Credito Bergamasco si trasformerà in uno spazio teatrale con letture, rappresentazioni sceniche e concerti dedicati a Dante, Ariosto e Tasso in programma a partire dalle 12 con letture curate dai liceali del Collegio Vescovile Sant’Alessandro e dai professori Bruno Pizzi e Aide Bosio (le sue letture del Canto I, III dell’Inferno e del Canto V del Purgatorio e XXXIII del Paradiso alle 19), alle 16.30 con spettacoli teatrali e concerti alle 18 curate dal gruppo artistico Per Antiche Contrade diretto dal Dottor Fulvio Manzoni.