Il vescovo Francesco incontra gli allievi della Fantoni a Bergamo. La benedizione della facciata restaurata

«La tecnica del mosaico ha fatto la sua comparsa nell’architettura non come ornamento, come bellezza aggiunta prevista fin dall’inizio, ma semplicemente per colmare un vuoto, per sanare una lacuna nella compiuta perfezione dell’opera» così l’architetto, scrittore, umanista e matematico Leon Battista Alberti definisce questa tecnica pittorica nei suoi scritti Profugiorum ab ærumna.

Gli studenti della Scuola d’Arte Applicata Andrea Fantoni in via Angelo Maj, 35 a Bergamo incontreranno Sua Eccellenza Monsignor Francesco Beschi Vescovo della Diocesi di Bergamo che benedirà la facciata restaurata e la prima tessera del mosaico che verrà realizzato dagli studenti sulla parete laterale della scuola.

La particolare tecnica artistica del mosaico è stata scelta dagli studenti del Liceo Artistico che hanno realizzato il progetto grafico per decorare la facciata della parete laterale esterna dell’edificio scolastico.

L’evento si terrà martedì 15 novembre dalle 11 alle 12.15 ed è diviso in due parti: la prima parte è dalle 11.15 alle 11.45 e i liceali dialogheranno apertamente con Monsignor Francesco Beschi nel cortile dell’edificio scolastico mentre nella seconda parte , dalle 11.45 alle 12.15, con la presenza di altre autorità cittadine, Monsignor Francesco Beschi benedirà la prima tessera del mosaico e la facciata principale della scuola restaurata l’estate scorsa grazie al sostegno della Fondazione della Comunità Bergamasca.

L’incontro è stato voluto vivamente dal Vescovo di Bergamo per entrare in contatto con gli studenti presso il luogo dove apprendono un lavoro, ma soprattutto per sapere come trascorrono le loro esperienze culturali e personali.

Mettere un lavoro così importante e preciso nelle mani di questi studenti, porterà all’accrescimento conoscitivo di nuove e specifiche competenze di un settore forse poco conosciuto ma che si sta aprendo a nuove esigenze di mercato ad esempio nel campo industriale e «a una crescita culturale e professionale grazie a una formazione di alto livello nell’arte dei Beni Culturali e artigianali al fine di inserire positivamente questi studenti nel mondo del lavoro della società», commenta il Preside Antonio Parimbelli.