«Il Piccolo Principe» tradotto in bergamasco dal poeta Umberto Zanetti. Un incontro al Museo Cividini nell’Antica Zecca a Bergamo Alta

«Quest’uomo, si disse il piccolo principe, quest’uomo sarebbe disprezzato da tutti, dal re, dal vanitoso, dall’ubriacone, dall’uomo d’affari. Tuttavia è il solo che non mi sembri ridicolo. Forse perché si occupa di altro che non di se stesso» sono alcune parole tratte dalle pagine del libro «Il Piccolo Principe», il bestseller dello scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry.

Nell’ambito della rassegna «Letture Bergamasche 2016», che si tiene ogni prima domenica del mese nel Museo Cividini nell’Antica Zecca in via Donizetti 18/a in Bergamo Alta, verrà presentata una nuova traduzione bergamasca di questo grande classico, dal titolo «Ol Principì» eseguita per una casa editrice tedesca, Tintenfass, dal noto poeta Umberto Zanetti.

All’incontro, in cui si parlerà anche – più in generale – della riscoperta del dialetto bergamasco, interverranno Mimma Forlani e Aide Bosio, docenti di letteratura francese, che leggeranno e commenteranno alcuni passi dell’opera mentre il poeta Umberto Zanetti parlerà delle circostanze e delle ragioni che lo hanno indotto ad accogliere l’invito dell’editore tedesco.

Il racconto de «Il piccolo principe» pubblicato nel 1943, comincia con un pilota che è appena precipitato dal suo aereo nel deserto del Sahara. Qui incontra un bambino che gli chiede di disegnargli una pecora. Il pilota dapprima rimane stupito, poi inizia a chiacchierare con lui: il bambino dice di essere il principe di un asteroide, il B612, in cui vive con 3 vulcani, di cui uno non attivo, e una rosa vanitosa e scorbutica, della quale si prende cura ed ora che è lontano ne prova nostalgia. Tra i due nasce una bella amicizia in cui il piccolo principe racconta al suo amico pilota le sue rocambolesche avventure spaziali e gli incontri con persone molto sagge prima di raggiungere il pianeta Terra. Il piccolo principe è affascinato da questo pianeta e decide di cercare sulla terra una pecora capace di divorare gli arbusti di baobab che stanno per soffocare il suo amato asteroide. Una notte i due amici ammirano il deserto africano e all’alba successiva scoprono un pozzo. Un giorno, mentre il pilota sta sistemando l’aereo, il piccolo principe incontra un serpente che lo morde alla caviglia e così sviene sulla sabbia. Il romanzo termina con la scomparsa improvvisa del piccolo principe dopo che il suo amico pilota aveva terminato di aggiustare il suo aereo.

L’ingresso all’incontro è libero fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria. Infine, dopo le letture, ci sarà anche un pranzo conviviale generosamente offerto dal gruppo “Mangia Con Me” della “Associazione Per Voi” con contributo euro 20 compresa tessera associativa.