Disegnare il sacro: un incontro con Marco Sammicheli al Centro Congressi Giovanni XXIII

Da sempre, nel corso della storia, l’arte ha cercato di rappresentare il sacro attraverso la pittura, l’architettura e la scultura e altre tecniche artistiche. In particolare, dal dopoguerra in avanti, in Italia c’è stato un intenso dibattito progettuale tra le ricerche di design applicate alla religione e l’aggiornamento conciliare della liturgia cattolica: designer, artisti, imprenditori e clero nelle città di Torino, Bologna, Milano e Bergamo hanno dato vita a sinergie e aperture per tradurre il sacro in progetti che abbracciano un’estetica contemporanea, nel tentativo di creare occasioni di incontro e partecipazione per la comunità. Queste iniziative vengono raccontate nel saggio «Disegnare il sacro» di Marco Sammicheli messo a punto in collaborazione con Undesign per il progetto grafico ed Elisa Macellari per le immagini.

Marco Sammicheli è nato a Fano nel 1979. È un designer e curatore di Abitare e docente presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano. Nel 2009 ha conseguito un dottorato in design e tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali con una ricerca sui beni d’interesse religioso in Italia e in Cile. Cinque anni dopo, nel 2014, ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia con le ricerche Designing the sacred e Assisi laboratory. Durante la sua carriera, ha curato le mostre «Munari politecnico» e «James Irvine. An English Man in Milan» tenutesi nel Museo del Novecento di Milano, ha scritto una monografia su Zaha Hadid (RCS) e saggi per cataloghi su Nendo, Studio65, Ingo Maurer, Simonetta Ferrante. Attualmente, è columnist de La Domenica – Il Sole 24 Ore, promuove un programma di residenza presso l’Ambasciata d’Italia a Copenaghen e sta lavorando alla retrospettiva dedicata a Mario Bellini in programma nel 2017 per la Triennale di Milano.

La presentazione del saggio avrà luogo domani sera alle 18 nella Sala Stucchi del Centro Congressi Giovanni XXIII. Durante la serata, interverranno Giuliano Zanchi, Giulio Iacchetti, Paolo Belloni e Alessandro Rabottini. L’incontro è a ingresso libero ed è organizzato e promosso dalla Fondazione Adriano Bernareggi.