Far crescere i sentimenti: un progetto online del Pontificio consiglio della famiglia

“È difficile pensare l’educazione sessuale in un’epoca in cui si tende a banalizzare e impoverire la sessualità. Si potrebbe intenderla solo nel quadro di una educazione all’amore, alla reciproca donazione” dice Papa Francesco nell’Amoris Laetitia, 280.
Seguendo questa traccia il Pontificio Consiglio per la Famiglia ha presentato la scorsa estate a Cracovia, in occasione della Giornata mondiale della gioventù, un progetto di educazione affettivo-sessuale per adolescenti e giovani, per far crescere i sentimenti. “Elaborato in collaborazione con esperti della conferenza episcopale spagnola – si legge nella presentazione -, il progetto mira a una educazione integrale dei giovani entro cui la dimensione affettiva e sessuale si sviluppa armonicamente, attraverso scelte e passaggi maturati progressivamente”. Il materiale è organizzato in sei unità, ognuna composta da diverse schede, disponibile gratuitamente online (www.educazioneaffettiva.org) in cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese) e completa di una presentazione organica dell’intero progetto dedicata agli educatori. Arricchiscono il percorso numerosi contributi multimediali offerti in una playlist disponibile sul canale Youtube del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Monsignor Carlos Simon Vazquez, sottosegretario del Dicastero, sottolinea come “questo progetto si iscrive nella logica indicata da Papa Francesco, dove l’educazione sessuale è inserita in un quadro più complessivo di educazione all’amore e alla reciproca donazione (cf. Amoris Laetitia 280). Esso è un progetto in crescita e in evoluzione, che si potrà arricchire dell’esperienza di quanti vorranno sperimentarlo e adottarlo”.
Toccare la sfera dei sentimenti è un lavoro complesso e delicato, in una società come la nostra. “L’opera educativa dei genitori, della parrocchia e della scuola – sottolinea monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia – è oggi influenzata, e spesso ostacolata, da alcuni mezzi di comunicazione sociale, tra cui vi sono le comunità virtuali ed i social network che stanno acquisendo ultimamente un’importanza sempre maggiore. Gli adolescenti ed i giovani sono esposti a svariate informazioni riguardanti l’affettività, in generale, e l’esercizio della sessualità, in particolare. In molti casi, questi stessi giovani non hanno i criteri sufficienti per distinguere la verità del bene della sessualità umana, i quali vengono invece sostituiti dall’emotivismo introdotto dai numerosi canali di informazione e di formazione dell’attualità. In questo senso, sono sempre più numerosi i progetti culturali, legislativi ed educativi che sfidano direttamente o indirettamente la visione cristiana del corpo, della differenza e della complementarità tra uomini e donne, dell’esercizio della sessualità, del matrimonio e della famiglia. Essi cercano di riconoscere e legittimare i vari modi in cui la sessualità è vissuta nella società, proponendo visioni che rappresentano un vero e proprio cambiamento antropologico il quale ostacola l’affermazione dell’identità sessuale, delle virtù, dei valori e degli atteggiamenti che integrano la corporeità e gli affetti nella vocazione all’amore, che è alla base di ogni progetto di vita umana piena e di vita buona secondo il Vangelo”. Questo progetto offre occasioni di approfondimento, riflessione e di formazione “per una vita buona e piena” secondo la visione cristiana.