Oceania, il Ggg, Aldo, Giovanni e Giacomo. Il ricco menu del cinema delle feste

Come si sa, il periodo delle festività natalizie e della fine dell’anno è storicamente quello più favorevole per lo spettacolo cinematografico. Almeno fino a qualche anno fa le sale venivano letteralmente prese d’assalto e c’era un pubblico che si scomodava solo in quella occasione. Ma erano i tempi dove spopolava il cosiddetto “cinepanettone”, un vero e proprio genere (con i suoi sottogeneri) ormai estinto. Estinto ma non troppo anzi: mai come quest’anno il fu genere più popolare del cinema italiano si è moltiplicato in tanti cosiddetti “film di Natale” che, facendosi concorrenza l’uno con l’altro, hanno semplicemente diviso il già scarso pubblico anziché ottenere un effetto moltiplicatore. Tanto che perfino gli organi preposti, l’Anica in questo caso (associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive), presieduta da Francesco Rutelli, ha deciso di intervenire per cercare di favorire l’uscita delle pellicole anche nel periodo estivo: staremo a vedere.
Tutto questo per dire che il periodo natalizio resta comunque quello più propizio per concedersi un film al cinema, sul grande schermo, in sala con gli altri spettatori e non sul piccolo schermo domestico o su qualche altro aggeggio elettronico. Tra l’altro per quanto non sia un’annata particolarmente ricca, ci sono diverse proposte interessanti. Per i bambini e i ragazzi si va sul sicuro con il ritorno alla fiaba da parte di Steven Spielberg che ha adattato un racconto di uno scrittore molto amato dai più piccoli, Roald Dahl portando sul grande schermo le avventure del “GGG – Il Grande Gigante Gentile”. Il quale rapisce la piccola Sophie e la porta nella sua grotta. Dapprima spaventata, la bambina capisce subito che il suo Gigante è diverso dagli altri: è buono, gentile, e soprattutto vegetariano, e non carnivoro come gli altri, per esempio san-guinario e inghiotticicciaviva, che si cibano di esseri umani. Anzi, il Gigante fa scoprire a Sophie il Paese dei Sogni. I due, il Gigante e la bambina, si alleeranno per sconfiggere definitivamente gli altri giganti quando cominceranno a farsi davvero pericolosi. Immancabile il film di animazione che quest’anno è “Oceania” della Disney, diretto da due specialisti come Ron Clements e John Musker già responsabili di lavori come “La Sirenetta”, “Hercules”, “Aladin” e tanti altri. Qui, come si capisce dal titolo, vengono riprese leggende, atmosfere e avventure degli abitanti della Polinesia. In particolare seguiamo le avventure dell’intrepida Vaiana che si metterà in viaggio per salvare il suo popolo.
Sempre per quanto riguarda il cinema di animazione, ma non per i più piccoli, si può vedere “Le stagioni di Louise” del maestro francese dell’animazione Jean-François Laguionie. Si raccontano le avventure di una anziana signora, la Louise del titolo, che per una serie di circostanze, resta sola in una località balneare dopo che tutti i turisti se ne sono andati. A farle compagnia solo un cane parlante in un’atmosfera surrealistica e sognante, l’anziana ripercorre alcune tappe significative della sua esistenza. Per quanto riguarda la pattuglia dei cosiddetti “film di Natale” che, come dicevamo, facendosi concorrenza l’uno con l’altro sono già usciti nelle sale da Novembre, resistono alcuni titoli: “Natale a Londra – Dio salvi la Regina” con il duo comico Lillo e Greg, “Poveri ma ricchi” con Christian De Sica e “Fuga da Reuma Park” con il trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Sono tre commedie diversissime una dall’altra che cercano di tenere comunque alta la bandiera del cinema comico anche se forse, sarebbe ora di rinnovare un po’ il repertorio. Voglia di film un po’ più impegnati? Niente paura, c’è solo l’imbarazzo della scelta. A cominciare da “Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali” grande ritorno di Tim Burton al cinema fantastico più visionario. Resiste in sala anche il film di Clint Eastwood “Sully” che racconta il drammatico ammaraggio di un volo di linea sulle acque del fiume Hudson in piena New York. Con il suo stile secco, essenziale, asciutto, Eastwood ricostruisce non solo quei drammatici minuti ma, soprattutto, la figura del comandante Chesley Sullenberger che non volle mai essere considerato un eroe. Se si ha voglia, invece, di spargere qualche lacrimuccia non si deve mancare a “Lion – La strada verso casa” di Garth Davis. Il piccolo Saroo, cinque anni, seguendo il fratello si perde tra le strade di Calcutta e finisce su un treno che lo porta migliaia di chilometri lontano da casa. Non sapendo spiegare da dove proviene , le autorità lo affidano ad una coppia di australiani che lo adotta. Venticinque anni dopo, Saroo (che è interpretato dal divo indiano Dev Patel), decide di ritrovare la strada verso casa per poter riabbracciare la madre. Il film è tratto da una storia vera. Divertimento assicurato, invece, con una strepitosa Meryl Streep nei panni della stonatissima Florence Foster Jenkins, nel film “Florence” di Stephen Frears che ricostruisce l’incredibile vicenda dell’ereditiera americana, appassionatissima di canto ma stonata come pochi, che decide di coronare il suo sogno di esibirsi davanti ad un pubblico vero alla Carnegie Hall. Al suo fianco, nei panni del marito, Hugh Grant. Ancora molto affascinante l’ex regina delle telenovelas brasiliane, Sonia Braga è la protagonista di “Aquarius” un film drammatico nel quale l’attrice brasiliana veste i panni di una ex giornalista musicale rimasta sola a vivere in un complesso che un gruppo di speculatori vorrebbe abbattere per costruire dei grattacieli. Molto interessanti anche altre due pellicole che ci piace segnalare in conclusione di questa breve carrellata di quello che gli schermi cinematografici propongono ancora in questi giorni. E parliamo di “Il medico di campagna” di Thomas Lilti e di “Paterson” di Jim Jarmusch. Il primo è ambientato nella campagna francese dove Jean-Pierre esercita la professione di medico fino a quando lui stesso si ammala e deve essere affiancato da una giovane dottoressa: saprà adattarsi a questa nuova e per lui inedita, situazione? Nel suo film, Jim Jarmusch racconta le vicende di uno dei suoi classici anti-eroi: Paterson, il protagonista è un giovane uomo che fa il conducente di autobus nella cittadina di Paterson, in New Jersey. Nel film si parla di tutto e di niente, si discute di poesia (Paterson compone versi), si scoprono vari personaggi e storie della sonnolenta cittadina, mentre il tempo scorre come l’acqua nelle cascate che costituiscono il punto di massima attrattiva del paese: deliziosamente anacronistico e controcorrente.