Instabook: trova con una app gli autori delle citazioni. Una caccia al tesoro tra i libri più belli

Arandroid Developers è un team di sviluppatori per sistemi Android nato nel 2012 dalla collaborazione di tre ingegneri italiani: Andrea Sposato, Ronny Meringolo e Angelo Ragusa. I tre giovani, nativi di Acri in provincia di Cosenza, classe 1987, amici di lunga data, sono i padri di InstaBook, «il modo più semplice di trovare i libri attraverso una citazione. Una nuova App di recentissima creazione pensata per gli appassionati di libri, che si sta rivelando un successo. «Accettiamo suggerimenti e consigli dagli utenti dell’App», dichiara Ronny. Instabook è seguita soprattutto da giovani di circa 35 anni ma apprezzata anche da una fascia di età più ampia di utenti. «È il modo più facile per trovare i libri che stai cercando» è lo slogan di quest’App «nata per gioco», utile, capace di acculturare, tutta Made in Italy.
Ronny, com’è nata l’idea di InstaBook?
«L’idea è venuta ad Angelo mentre si trovava a casa sua davanti al PC. Sfogliando i post su Facebook, Angelo ha notato che c’erano diverse citazioni di libri ma senza la pubblicazione del nome dell’autore delle singole citazioni. Allora Angelo ha avuto come un lampo di genio: ideare un’App che aiuti a individuare il titolo di un libro partendo da un estratto, cioè da una citazione. Instabook, quindi è nata per gioco e non come un’idea per investire. Vediamo nel corso del tempo cosa ne viene fuori. Nel frattempo abbiamo avuto un riscontro positivo da parte della stampa, delle radio e soprattutto dalla gente. Recentemente abbiamo partecipato a un evento culturale a Catanzaro, dove si è parlato di Instanbook. Le persone presenti in sala erano interessatissime. Hanno subito scaricato l’App e ci hanno rivolto tante domande. È un’idea che piace».
Dove si scarica e come si fa a usare l’applicazione?
«Instabook si scarica gratuitamente sia dallo store di Android, sia dall’Apple Store. Una volta installata, si apre una schermata, dove è possibile inserire la citazione letteraria e l’applicazione cerca tra migliaia di libri, ma non solo. Si possono fare ricerche partendo dal titolo, dall’autore o da una breve citazione. Inoltre Instabook supporta anche la ricerca vocale e la possibilità di aggiungere libri nella lista dei preferiti per trovarli facilmente e velocemente».
InstaBook offre anche sezioni particolari?
«Sì, abbiamo la classifica dei libri più venduti in Italia e novità editoriali sempre riferite al nostro Paese. L’App permette all’utente di condividere le informazioni ottenute, ma anche di acquistare il libro su Google Play o di verificarne la disponibilità su Google Libri. A breve l’applicazione sarà disponibile in più lingue».
InstaBook è stato paragonato alla “Shazam” dei libri. Fa piacere questo paragone?
«Certo, ci fa piacere che InstaBook sia stata paragonata a Shazam, una delle App più famose al mondo, che riconosce il brano musicale in riproduzione e ne svela il titolo, anche perché Angelo ha tratto ispirazione proprio da Shazam per l’idea della nostra App».
Considerato che in Italia si legge sempre meno, Instabook si propone come incentivo per riscoprire i libri?
«Assolutamente sì! Con Instabook speriamo e contiamo di fare avvicinare molta gente alla lettura. Spesso gli utenti leggono su Facebook una citazione letteraria che ottiene il loro gradimento ma semmai è a loro sconosciuto l’autore o l’autrice. Con Instagram viene colmata questa lacuna. E chissà se viene anche voglia di acquistare un libro o di consultarlo in una biblioteca… ce lo auguriamo».
Che consigli dare a un giovane che vuole seguire la vostra strada?
«Innanzitutto occorre avere passione per l’informatica (tutti e tre siamo specializzati in Ingegneria informatica). Per quanto mi riguarda già a 14 anni sapevo che il mio lavoro sarebbe stato nel mondo dell’informatica. In poche parole bisogna esserci portati. La specializzazione in Ingegneria informatica è una delle poche lauree che in Italia e in Europa garantiscono un impiego sicuro».
Con InstaBook si guadagna?
«Per il momento i guadagni sono minimi e legati a qualche pubblicità che abbiamo inserito nell’App e anche agli acquisti che si possono fare all’interno di Instabook. Ora il nostro obiettivo è di ampliare sempre più il numero di utenti che usano l’applicazione, semmai avviando collaborazioni con librerie e biblioteche».