Urgnano, la parrocchia dei Santi Nazario e Celso torna all’antico splendore. Inaugurati i restauri

A Urgnano la chiesa parrocchiale dedicata ai santi Nazario e Celso torna al suo antico splendore settecentesco grazie agli interventi di restauro recentemente conclusi.

Per l’occasione, domenica 15 gennaio alle 15,30 è stata celebrata una Messa presieduta dal vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi con la partecipazione del parroco di Urgnano don Mariano Carrara, don Davide Visinoni e altri preti che in passato hanno svolto il loro ministero pastorale nella comunità di Urgnano.

Un grande lavoro, per l’ampiezza della chiesa, eseguito dal gruppo di progettazione formato dagli architetti Massimo Dell’Oro e Marco Offredi e il progettista per le opere artistiche architetto Eugenio Guglielmi in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Architettonici e Ambientali di Milano, l’Ufficio dei Beni Culturali della Curia di Bergamo e l’Ufficio della CEI. I restauri hanno coinvolto sia elementi architettonici tardo-barocchi sia i dipinti che risalgono dal secolo XVII fino al Novecento.

Per questo progetto importante, «I lavori di restauro sono stati suddivisi in due momenti: lotto 1 e lotto 2» spiega l’architetto Guglielmi aggiungendo:«Cominciando con il primo intervento, ci siamo occupati del ripristino degli stucchi precari della volta degli anni Venti, 1927 per la “messa in sicurezza” e degli affreschi in degrado sempre degli anni Venti e poi ritoccati nel 1936. Successivamente, sono stati fatti dei sondaggi sui muri attraverso cui sono emersi dei colori meravigliosi quali il rosato, il verde e l’azzurro pastello mostrando la chiesa non più “scura” come prima». Sono state così recuperate le cromie originarie interne degli intonaci di tutto l’edificio religioso. Il secondo intervento, Lotto 2, ha riguardato «l’impianto elettrico con un’illuminazione sperimentale e audio, con l’inserimento di un pulsante multifunzionale in grado di “comandare” la chiesa nelle sue funzionalità quotidiane; sono state restaurate le porte interne ed esterne della chiesa e infine è stato restaurato in maniera sorprendente il piccolo battistero che sembrava dimenticato e che ora è stato trasformato in un “gioiellino”» conclude il Professor Architetto Eugenio Guglielmi.

Infine, durante la conclusione della Santa Messa, il vescovo di Bergamo Francesco Beschi, don Mariano Carrara, l’architetto Eugenio Guglielmi e il sindaco di Urgnano Efrem Epizoi hanno espresso gratitudine ed entusiasmo verso il progetto realizzato che ha riportato al suo antico splendore la chiesa.

Il contesto storico

La parrocchia dei Santi Nazario e Celso è situata nel comune di Urgnano (anticamente era «Origano») e spesso questo paese compare insieme al suo castello, la Rocca Albani che secondo le cronache del XIV secolo era teatro di lotte feroci tra Guelfi e Ghibellini.

Il territorio che apparteneva al soppresso mandamento di Verdello è attraversato dall’antica strada Bergamo – Treviglio, nella plaga interessata dal fiume Serio che collegava l’importante territorio verso Crema e Cremona che fino al XVI secolo era estremi confini della Repubblica di Venezia.

Inoltre, la parrocchia dei Santi Nazario e Celso in Urgnano è ricordata come «una recente e grandiosa costruzione con il grado di prepositurale» che affonda le sue radici nel XIV secolo e fu visitata nel 1575 da San Carlo Borromeo in presenza anche di due sacerdoti.

A testimoniare l’importanza della parrocchia sia economicamente sia spiritualmente sono state le continue trasformazioni dell’edificio che hanno portato nel 1667 alla conservazione della parrocchiale di Urgnano di ben cinque altari appartenenti al Corpo di Cristo, alla Beata Vergine Maria e a Sant’Antonio da Padova e poi la sua indipendenza dal vicariato di Ghisalba con il successivo inserimento nella circoscrizione di Spirano nel 1734. Successivamente, la chiesa risultava ancora in fase di rifacimento, perciò all’architetto bergamasco Filippo Alessandri venne affidato nel 1762 il progetto che rimandava a uno stile tra ‘500 e ‘600 appartenente a un’altra chiesa preesistente con marmi alle cappelle, la finta volta dipinta con un gioco di prospettive meraviglioso e la grande novità di recente restauro è anche il coro che era stato costruito dalla famosa ditta artigianale Caniana. Poi, all’interno della chiesa c’è una lunga navata che porta all’altare principale, statue di Cristo Risorto, Maria e dei dodici apostoli e numerosi affreschi del pittore Pietro Servalli (Gandino 1883-1973) ispirati a momenti religiosi della fede cristiana quali l’Annunciazione, la Madonna del Rosario in Trionfo, La Festa del Corpus Domini, i Padri della Chiesa e l’Ascensione in gloria dei SS. Nazario e Celso.

Infine, all’esterno della parrocchia, invece, possiamo ammirare sul fianco destro il famoso campanile cilindrico di Luigi Cagnola (1762-1833).