Migranti, pronto il piano del ministro Minniti. Ecco le nuove regole per i profughi

Breve rassegna delle notizie del giorno a cura dell’agenzia Sir: dal piano Minniti per i profughi all’aereo caduto in Turchia.

Migranti, pronto il piano del ministro Minniti. Ecco le nuove regole per i profughi: chi arriva in Italia e chiede asilo dovrà svolgere lavori socialmente utili in attesa di ottenere risposta all’istanza. È una delle novità contenute nel pacchetto di nuove misure in materia di immigrazione che sarà illustrato mercoledì al Parlamento dal ministro dell’Interno Marco Minniti. Nel piano si prevede che i nuovi Cie siano strutture da massimo cento posti, stabili demaniali lontani dai centri delle città, preferibilmente vicini agli aeroporti. A Roma, Torino, Crotone e Caltanissetta si è deciso di utilizzare i centri già operativi. Dovrebbero rimanere escluse la Valle d’Aosta e il Molise. Due mesi dopo la presentazione della richiesta di asilo, ai migranti viene rilasciato un documento con il quale sarà possibile inserirsi nel circuito dei lavori socialmente utili che diventerà uno dei requisiti di privilegio per ottenere lo status di rifugiato.

Accumoli, sit-in dei terremotati: “Siamo stati abbandonati al freddo”

La protesta contro le promesse non mantenute dopo la scossa che ha causato undici morti nel centro reatino. Le frazioni di Accumoli hanno protestato contro la gestione del post-sisma con un sit-in nonostante le temperature rigide di questi giorni. I residenti hanno denunciato lo “stato di abbandono del territorio”, dove il freddo e la neve, dicono, “hanno del tutto fermato le poche iniziative che lentamente erano state prese”.

Ue, ultimatum all’Italia: “Manovra da 3,4 miliardi”

Bruxelles chiama: in tempi brevi il governo italiano deve aggiustare i conti pubblici. Servono circa 3,4 miliardi di euro, una manovra bis che vale lo 0,2 per cento del Prodotto interno lordo. In caso l’Italia non lo facesse, la Commissione europea è pronta con una procedura d’infrazione per deficit eccessivo a carico dell’Italia per il mancato rispetto della regola del debito. Un commissariamento per diversi anni sulle scelte di politica economica che il governo Gentiloni difficilmente potrà permettersi. Juncker chiede un impegno formale ad agire entro il 1° febbraio, Roma cerca più tempo.

Economia: rapporto di Davos. Italia sprofonda al posto 27 su 30

Il World Economic Forum ha stilato una classifica dei trenta Paesi più ricchi del mondo con cui misurare insieme qualità delle istituzioni, opportunità d’impresa e sicurezza sociale. Si chiama “Inclusive Growth and Development Report” e l’Italia ne esce male, appena ventisettesima. L’indice di “sviluppo inclusivo” incorona come migliore fra le vecchie economie ricche la Norvegia, seguita da Lussemburgo, Svizzera, Islanda, Danimarca e Svezia. Sui diversi parametri presi in considerazione, l’Italia risulta in coda alla classifica. Ventinovesimi per “servizi di base e infrastrutture”, ventottesimi alla voce “corruzione”, ventinovesimi in “imprenditorialità” e “intermediazione finanziaria”.

Rapporto Oxfam: otto super Paperoni hanno stessa ricchezza di metà dell’umanità

Viviamo in un mondo dove gli otto super miliardari censiti da Forbes, detengono la stessa ricchezza che è riuscita a mettere insieme la metà della popolazione più povera del globo: 3,6 miliardi di persone. È la dura realtà che emerge da una ricerca dell’Oxfam lanciando una sfida ai Grandi della Terra, che domani si incontreranno a Davos per il “World Economic Forum”. A favorire la diseguaglianza a favore di multinazionali e super ricchi sono l’elusione e l’evasione fiscale, la massimizzazione dei profitti e la compressione dei salari. L’Italia non fa eccezione. I primi 7 miliardari italiani possiedono quanto il 30% dei più poveri.

Usa: Trump. “Brexit sarà un successo. Altri Paesi europei seguiranno questa scelta”

Grandi elogi per la Brexit e per il governo di Londra (“avremo presto un accordo commerciale”) e una previsione: “Brexit sarà un successo, presto altri Paesi europei seguiranno questa scelta e abbandoneranno l’Unione europea”. Nell’ultima domenica newyorchese prima di insediarsi (venerdì prossimo) alla Casa Bianca, Donald Trump rilascia un’intervista al Sunday Times (di Londra) e un’altra alla Bild tedesca. Prima vittima delle sue critiche la cancelliere tedesca Angela Merkel (di cui però dice di avere “grande rispetto”), accusata dal prossimo presidente Usa di avere “commesso un errore catastrofico” scegliendo di accogliere “tutti i rifugiati, tutti questi clandestini, tutta questa gente da qualunque parte provenissero”.

Cade aereo turco in Kirghizistan, 37 morti

Un aereo della Turkish Airlines partito da Hong Kong è precipitato in Kirghizistan sulle case vicino all’aeroporto internazionale di Manas a Bishkek. Nell’incidente sono morte almeno 37 persone, per lo più del posto. Lo riferisce l’agenzia Nuova Cina sulla base di notizie diffuse dal governo del Kirghizistan e riprese dai media locali. A indicare il numero delle vittime è stato il ministero della Salute dello stesso Kirghizistan.

Medio Oriente: Conferenza di Parigi senza Israele e Palestina

Bisogna “impegnarsi per una soluzione a due Stati” e “astenersi da passi unilaterali”: questo il messaggio lanciato a Parigi dalle 75 delegazioni presenti alla grande conferenza internazionale sul Medio Oriente, l’iniziativa fortemente voluta dalla Francia nel tentativo, per molti assai difficile, di rivitalizzare il processo di pace tra israeliani e palestinesi. Un appuntamento in grande stile, insomma, se non fosse per un unico non trascurabile dettaglio: l’assenza dei diretti interessati, israeliani e palestinesi.

Turchia, primo ok riforma costituzionale. Altro passo verso presidenzialismo

Il Parlamento turco ha compiuto un altro passo verso l’approvazione di una controversa riforma costituzionale che aprirà la strada al presidenzialismo. In un voto ad Ankara, i deputati hanno approvato l’ultimo articolo del pacchetto di 18 modifiche, che ora avrà bisogno di una seconda votazione: se la riforma avrà almeno 330 voti su 550, verrà sottoposta a referendum. Il partito Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan, che ha avanzato la proposta, afferma che c’è bisogno di una presidenza più forte per combattere il terrorismo. Gli oppositori dicono che la riforma servirà solo a consolidare il potere già eccessivamente ampio di Erdogan.

Corea del Sud, chiesto l’arresto del vicepresidente della Samsung

L’uomo che è di fatto a capo della Samsung rischia l’arresto. Ad annunciarlo il pubblico ministero che sta seguendo l’inchiesta che ha portato all’impeachment della presidente Park Geun-hye. Lee Jae-yong è stato interrogato per 22 ore sui suoi rapporti con il governo. Nello specifico è accusato di aver concesso aiuti economici alla Choi Soon-sil, la confidente-sciamana della presidente, per ottenere l’appoggio del governo nella sua personale scalata all’azienda.