Donald Trump. Una lezione semplice: la politica è complessa

Tra consensi e proteste

Ciò che sta succedendo in questi giorni negli USA è esemplare. Trump ha firmato documenti  che danno seguito a punti significativi del suo programma. Molti politici, al di là e al di qua dell’Atlantico, e alcuni commentatori stanno apprezzando la coerenza con cui Trump fa quello che aveva promesso di fare. Ma, insieme agli apprezzamenti, il neo presidente degli USA sta raccogliendo anche molte proteste. Si tratta di proteste, alcune prevedibili, che vengono dalla piazza e dagli aeroporti, altre forse un po’ meno prevedibili che arrivano dalle istituzioni, quelle dei singoli Stati, quelle delle istituzioni giuridiche che dovrebbero assicurare la traduzione nella pratica delle decisioni prese.

La buona politica tiene conto della complessità

Trump sta facendo l’esperienza di come sia molto più facile promettere che fare e come sia molto più facile firmare un documento che ordina di fare che fare effettivamente. Detto in altre parole: la politica è complessa. Ora, la buona politica tiene anzitutto conto di quella complessità. Ma tener conto della complessità, vuol dire tener conto delle conseguenze, prevedere le difficoltà, quindi allungare i tempi e quindi perdere di popolarità. È normale, dunque, che il politico che vuole essere popolare e non si rassegna a perdere la sua popolarità, tende a essere impaziente e a non accettare lentezze e lungaggini. Esattamente quello che sta facendo Trump.

Il grande semplificatore

Resta da vedere, e siamo tutti un po’ curiosi di vedere, se la cosa funzionerà. Soprattutto siamo curiosi di vedere se, alla fine, Trump riuscirà a ottenere quello che dice di perseguire, e cioè il bene dei suoi cittadini. Tra coloro che protestano, infatti, troviamo delle multinazionali che, di solito, non sono istituzioni caritative. Viene il dubbio, quindi, che non solo i “valori” morali rischiano di essere intaccati, ma anche i vantaggi economici. A quel punto, la politica del grande semplificatore, rischia di complicare la vita di tutti e di danneggiare quelli che voleva proteggere.