Papa Francesco ai religiosi: «No alla tentazione della sopravvivenza. Rende sterile la nostra vita»

Papa Francesco ai religiosi per la Giornata vita consacrata, no alla «tentazione della sopravvivenza». C’è «una tentazione che può rendere sterile la nostra vita consacrata: la tentazione della sopravvivenza». Ne è convinto Papa Francesco, che nell’omelia della Messa per la Giornata mondiale della vita consacrata ha stigmatizzato tale atteggiamento, che «ci fa diventare reazionari, paurosi, ci fa rinchiudere lentamente e silenziosamente nelle nostre case e nei nostri schemi. Ci proietta all’indietro, cerca scorciatoie per sfuggire alle sfide che oggi bussano alle nostre porte». La «psicologia della sopravvivenza», per Papa Francesco, «fa sì che vogliamo proteggere spazi, edifici o strutture più che rendere possibili nuovi processi».

Don Andrea Contin: mons. Cipolla (Padova), “non è idoneo a esercitare il ministero sacerdotale”

«Starei volentieri in silenzio come un padre di fronte a un figlio caduto in situazione di disagio. Ma stiamo lavorando per fare verità e giustizia». Con questo stato d’animo monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova, ha letto oggi una dichiarazione in merito al caso di don Andrea Contin, il sacerdote diocesano la cui vicenda è sotto i riflettori della cronaca nazionale. In una sala affollata di giornalisti il vescovo, che a causa della vicenda ha interrotto prematuramente il viaggio nelle missioni fidei donum in America Latina, ha reso noto di avere ricevuto, il 28 gennaio, una telefonata da Papa Francesco di incoraggiamento a essere forte in questo momento. Quindi ha annunciato di avere con sofferenza aperto per don Contin la procedura di sospensione a divinis, in attesa di conoscere i termini per l’eventuale dimissione dallo stato clericale. (clicca qui)

Omicidio Vasto: mons. Forte (Chieti), “grande dolore per tre giovani vite distrutte”

“C’è un grande senso di dolore per queste tre giovani vite distrutte: quella della ragazza morta nell’incidente, quella del giovane ucciso ieri e quella dell’assassino. Due vite sono finite, la terza è distrutta dalla gravità del gesto compiuto”. Lo ha detto al Sir mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, commentando quanto è avvenuto ieri a Vasto, quando Fabio Di Lello, trentaquattro anni, ha sparato, ammazzandolo, Italo D’Elisa, vent’anni, che sette mesi fa investì e uccise sua moglie Roberta Smargiassi. “Purtroppo – prosegue il presule – si è trattato di un gesto, ispirato anche da una situazione di inquietudine psicologica, ma che aveva il sapore della vendetta. Tutto ciò è molto triste perché la vendetta non è mai giustizia, è, piuttosto, male che si aggiunge al male”. (clicca qui)

Adozioni: Parlamento Ue, riconoscimento automatico dei rispettivi certificati tra i Paesi dell’Unione

(Bruxelles) “Ogni adozione dovrebbe essere fatta nel miglior interesse del bambino, tenendo in conto le specifiche circostanze di ogni caso. Poiché con l’adozione si deve garantire al bambino amore, cura e un ambiente stabile, chiediamo alla Commissione europea di adottare misure in materia di riconoscimento dei certificati di adozione nazionali, in modo che le famiglie con bambini adottati abbiano la certezza del diritto quando si spostano in un altro Stato membro”. Tadeusz Zwiefka, eurodeputato polacco, commenta la risoluzione votata oggi dall’Assemblea in chiusura di plenaria, che sollecita il riconoscimento automatico dei rispettivi certificati di adozione tra i Paesi membri dell’Unione. (clicca qui)

Vatileaks 2: p. Lombardi, “giusto farlo”, “paga più la verità che correre dietro all’immagine”

“Era giusto farlo”. Così padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger, si è espresso a proposito del cosiddetto “Vatileaks 2”, il processo che si è svolto in Vaticano per la sottrazione di documenti riservati ora oggetto di un libro – “Vatileaks 2. Il Vaticano alla prova della giustizia degli uomini” – scritto a quattro mani da padre Lombardi e da Massimiliano Menichetti, giornalista della Segreteria per la Comunicazione, e presentato oggi presso l’Associazione Stampa Estera. “Paga più la verità che correre dietro all’immagine”, ha spiegato l’ex portavoce vaticano rispondendo alle domande dei giornalisti. (clicca qui)

Sovrano Ordine Malta: Boeselager (gran cancelliere), “fedeltà al Santo Padre, siamo e restiamo al suo servizio”

Il Sovrano Ordine di Malta “riafferma la sua fedeltà al Santo Padre; è e resterà al suo servizio. La nostra lealtà è irrevocabile e indiscutibile e “intendiamo collaborare con il delegato speciale”. Ha esordito così Albrecht Boeselager, gran cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, illustrando questo pomeriggio ai giornalisti, presso la sede della Stampa estera, le priorità del governo dell’Ordine stesso dopo le vicende che hanno portato alle dimissioni del gran maestro Fra’ Matthew Festing e al suo reintegro nell’ufficio di gran cancelliere. Boeselager ha assicurato che la priorità rimane “l’impegno umanitario nei 20 ospedali e nelle oltre mille strutture mediche gestite dall’Ordine in tutto il mondo”.

Balcani: Skopje, confronto tra sindacati e forze sociali su sfide attuali e futuro europeo

“La Macedonia ha scelto il peggiore modello per una transizione dal comunismo all’economia di mercato. L’abbiamo pagato con migliaia e migliaia di licenziamenti e oggi il Paese ha un elevato tasso di disoccupazione e uno sviluppo modestissimo”. Jakim Nedelkov è presidente del sindacato libero Sonk che in Macedonia si occupa di scuola, istruzione, scienza e cultura. Racconta la situazione del suo Paese al convegno internazionale – in corso fino al 3 febbraio a Skopje (Macedonia) – promosso da Mcl sul tema “Le problematiche dell’immigrazione e le nuove politiche europee per la coesione sociale”. All’incontro partecipano rappresentanti della società civile e dei sindacati di Macedonia, Albania, Kosovo, Serbia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Croazia, Slovenia, Italia, Romania e Bulgaria.