Da che pulpito viene la predica: il vicariato di Calepio-Telgate dà la parola ai giovani

Il titolo dell’iniziativa che apre il cammino quaresimale nel vicariato di Calepio Telgate «Da che pulpito viene la predica» è sicuramente provocatorio: «Vogliamo dare voce ai giovani dai 20 ai 30 anni per conoscere direttamente il loro pensiero su ciò che amano del mondo e della Chiesa, ma anche cosa li fa stomacare».
Don Alberto Varinelli, curato interparrocchiale di Telgate e Grumello del Monte, parla di una proposta vicariale molto interessante che si terrà nell’oratorio di Chiuduno la sera di domenica 5 marzo alle 20,45, che aprirà idealmente, ma in modo forte, il cammino quaresima della gioventù locale. Si intitola «Da che pulpito viene la predica» e per sottotitolo una fase per i giovani 20-30enni delle otto parrocchie del vicariato di Calepio-Telgate (Bolgare, Calcinate, Calepio, Chiuduno, Cividino, Grumello del Monte, Tagliuno, Telgate): «La Chiesa esce allo scoperto e si mette in ascolto. Questa sera vuole sentire te, per condividere cosa, della Chiesa e del mondo, ti fa innamorare e cosa, della Chiesa e del mondo, ti fa stomacare».

«Questa proposta — racconta don Varinelli — è nata durante gli incontri fra i sacerdoti del vicariato, che conta 3 curati diocesani e un curato religioso monfortano. Infatti, riflettendo sul questionario per il prossimo Sinodo dei vescovi che avrà per tema i giovani, si è fatta largo l’idea di un incontro per far parlare direttamente i giovani. Perché il Sinodo non rimanga ristretto ad adulti che parlano al posto dei giovani cercando di interpretarne il pensiero e magari travisandolo, bisogna dare prima voce diretta ai giovani, ascoltando le loro proposte, esigenze e critiche. Aver poi messo in calendario l’incontro a inizio Quaresima favorisce direttamente o indirettamente il coinvolgimento dei giovani in questo tempo forte dell’anno liturgico, soprattutto i lontani dalla Chiesa». La proposta è stata pubblicizzata anche attraverso locandine, studiate nella grafica e nei titoli da don Tommaso Frigerio, direttore dell’oratorio di Chiuduno.

Don Varinelli spera che tanti rispondano alla proposta. «Potremo condividere il pensiero sulla Chiesa e sul mondo nel positivo e nel negativo. È stato scelto il verbo “stomacare”: a qualcuno pare troppo forte, invece è un termine tipico del linguaggio giovanile. Le critiche rivolte alla Chiesa saranno ben accette se costruttive. L’incontro non rimarrà nei cassetti degli oratori. Quanto emergerà sarà inviato all’Ufficio diocesano pastorale età evolutiva e potrà diventare patrimonio dell’intera diocesi».