TerraSanta 2017: per una pace che ha il nome di giustizia. Incontri e progetti di solidarietà con le Acli di Bergamo

«Terrasanta2017. Per una pace che ha il nome di giustizia» è il filo conduttore di una serie di iniziative promosse dalle Acli di Bergamo che si propongono di far conoscere in modo meno superficiale la realtà mediorientale, e di sostenere progetti di solidarietà e condivisione con quanti fanno più fatica. La constatazione di partenza è che nell’ultimo secolo si è consumata una delle fasi più critiche della presenza dei cristiani in Terra Santa, la terra che ha visto nascere il Cristianesimo, proprio in un periodo in cui sono cresciuti notevolmente – all’opposto – i pellegrinaggi cristiani. A partire dalla seconda metà del Novecento le comunità si sono ridotte a tal punto da far pensare che nel giro di pochi decenni in quella terra possano scomparire: i cristiani sono in tutto 160 mila, circa 20 mila i cattolici. Chi può emigra presso famiglie amiche nei Paesi Occidentali. Secondo i francescani, presenti sul posto dal 1300, la Terra Santa corre il rischio di trasformarsi in un museo della cristianità. Gli incontri si snodano fino al 6 maggio. Il 16 marzo alle 18,30 è in programma una Messa con don Raed Abusahliah nella chiesa del Seminario, e subito dopo alle 20,45 un incontro-testimonianza nell’aula magna della Teologia del Seminario. Don Raed, palestinese, nato vicino a jenin, è stato cancelliere del Patriarcato latino di Gerusalemme e per dieci anni parroco di Taybeh, unico villaggio interamente cristiano nel cuore della Palestina. Dal 2013 è segretario generale della Caritas di Gerusalemme, un’organizzazione di aiuti umanitari e sviluppo che rappresenta i servizi socio-pastorali della Chiesa Cattolica in Terra Santa e gestisce tre centri sanitari, due in Cisgiordania e il terzo a Gaza. Don Raed sarà il 17 marzo alle 15 a un incontro con i giovani del servizio civile Pace, Mondialità e Volontariato giovanile-Caritas in via del Conventino 8 a Bergamo e alle 18 celebrerà una Messa nella parrocchia di San Martino a Cenate Sotto. Alle 21 incontrerà la comunità nell’aula magna dell’oratorio. Il 18 marzo alle 11 è in programma un incontro-testimonianza riservato agli studenti del liceo Mascheroni di Bergamo. Alle 15,30 terrà un incontro all’oratorio di Pradalunga, alle 18 nella parrocchia di Parre. Domenica 19 don Raed continuerà il suo tour di incontri alle 9,30 a Mozzo, alle 11,30 a Torre Boldone, alle 16 nella comunità di San Fermo di Bergamo, alle 18,30 a Scanzorosciate, alle 20,30 a Sotto il Monte. Il 20 marzo appuntamenti alle 16 al Monastero delle clarisse di via Lunga, alle 18 con gli scout Agesci al 12 di via Torino, la sera alle 20,45 nella parrocchia di Santa Lucia. Dal 21 marzo è attesa invece come ospite suor Alicia Vacas Moro, comboniana impegnata per anni nella missione del proprio ordine a Betania (Gerusalemme). L’ordine di cui suor Alicia fa parte si occupa di tutelare il diritto dei bambini palestinesi all’istruzione, di sostenere la lotta dei beduini a non essere espulsi dalle loro terre, di denunciare e di combattere la tratta dei migranti in Israele, cercando di intrecciare dialoghi di pace. Suor Alicia vive attualmente a Verona nella sede delle suore Comboniane. Sarà il 21 aprile a Mozzo, il 28 a Nembro, il 6 aprile nella Comunità di San Fermo a Bergamo e il 9 a Piazza Brembana. Accanto agli incontri (il programma completo negli allegati) è prevista la promozione di un progetto di solidarietà, «Daughters of Charity Gaza: sostegno agli abitanti della Striscia di Gaza», promosso dalla fraternità delle «Famiglie della Visitazione».