Anche a Bergamo la Marcia della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime delle Mafie

Camminare per ricordare le vittime innocenti delle mafie. Passo dopo passo, per salutare l’arrivo della primavera e, con essa, la necessità della memoria. Sempre, ovunque: anche in bergamasca.

Si svolgerà infatti martedì 21 marzo la Marcia della Memoria e dell’Impegno, organizzata dal coordinamento bergamasco di Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie in occasione della XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: una giornata che racchiude un po’ in sé tutto il significato e il valore dell’attività di Libera sui territori, la sua vocazione ad una lotta contro al criminalità organizzata che passi anche e soprattutto dall’impegno civile, dalla partecipazione democratica e dal sottrarre all’oblio la memoria di tutte quelle persone che nel corso dei decenni hanno perso la vita per colpa della violenza mafiosa.

La Marcia partirà da Caravaggio ed arriverà a Treviglio: durante il percorso verranno letti i nomi delle circa 900 vittime innocenti delle mafie in tutta Italia. Vittime anche lombarde, come Pietro Sanua, ucciso a Corsico nell’hinterland milanese per essersi opposto al racket dei mercati, o come Giorgio Pedone, il vicequestore di Vigevano che negli anni Ottanta aveva già iniziato a indagare sul radicamento del clan Valle nella cittadina. Ma anche come Alessandro Ferrari, il vigile originario di Gandino (BG) che nel ’93 perse la vita nella strage di via Palestro, o come Cristina Mazzotti, studentessa del comasco rapita nel ’75 da un gruppo vicino alla ‘ndrangheta e morta durante la prigionia: a loro due è stato da pochissimo dedicato anche il neonato presidio di Libera in Valle Seriana.

Al termine della marcia, presso gli istituti superiori “Simone Weil” e “Zenale e Butinone” di Treviglio avverrà la simbolica intitolazione del passaggio pedonale a tutte le vittime innocenti delle mafie e e ad Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Giovanni Falcone e assassinato nella strage di Capaci del ’92. La stessa sera, sempre a Treviglio, si svolgerà anche una cena delle legalità con i prodotti coltivati dalle cooperative costituitesi sui terreni confiscati alle mafie.

Non solo: alle ore 20.00 a Gorle ci sarà un momento di incontro e convivialità per presentare alla cittadinanza il nuovo presidio della Valle Seriana, istituitosi soltanto poche settimane fa dopo un percorso di approfondimento e di sensibilizzazione sul territorio.

Perché, come evidenziano i dossier e le inchieste degli ultimi tempi, nemmeno la bergamasca è immune al radicamento delle mafie: tra gestione degli appalti, narcotraffico, usura ed estorsione, le mafie sono presenti e sempre più forti anche in quei territori che si sono sempre considerati “al sicuro”: e non è un caso, allora, il fatto che quella di Bergamo sia la seconda provincia in Lombardia per numero di segnalazioni in materia di corruzione, usura o estorsione (secondo quanto segnalato dallo sportello Riemergo della Camera di Commercio in collaborazione con il servizio SOS Giustizia di Libera).

La Giornata della Memoria e dell’Impegno sarà dunque un momento di commemorazione e di sensibilizzazione, reso tanto più significativo dal fatto che lo scorso 1 marzo la Camera ha approvato all’unanimità e in via definitiva l’istituzione per legge della Giornata a livello nazionale. Sono 22 anni che Libera promuove la Giornata: quest’anno la “piazza” principale sarà Locri, in Calabria, area di fortissimo radicamento ‘ndranghetista, e in contemporanea si riempiranno altri 4000 piazze in tutta Italia…. Una catena umana, colorata e vivace, per dimostrare che le mafie non sono invincibili, e che i nomi delle vittime non sono caduti né cadranno mai nell’oblio.