L’estate, una stagione d’oro per gli oratori. Il Cre luogo d’incontro tra le generazioni, dove crescere insieme

L’estate per gli oratori diventa una stagione d’oro durante il Cre. Se, come dice il celebre proverbio africano, per educare un bambino ci vuole un villaggio, in questo particolare periodo si creano le condizioni perché questo villaggio nasca davvero. Un punto di partenza che favorisce gli incontri, le scoperte, l’alleanza tra le diverse generazioni e permette di raccogliere energia e slancio per tutte le attività dell’anno.
Vale per i bambini più piccoli, dalla scuola dell’infanzia alla primaria e alla secondaria di primo grado, ma per una strana congiuntura demografica, in questi anni vale ancora di più per gli adolescenti.
“Il loro numero, in questi anni è cresciuto molto – chiarisce don Emanuele Poletti, responsabile dell’Ufficio per la pastorale dell’età evolutiva della diocesi di Bergamo – ed un fenomeno determinato proprio dalla curva demografica: le annate dei ragazzi che ora hanno 14-17 anni sono più numerose rispetto a quelle dei più piccoli, già investiti dall’onda della denatalità”.
Per i Centri ricreativi estivi è una bella sfida, soprattutto in un momento storico in cui sembra che la cresima segni per molti il punto di arrivo e di “uscita” dalle comunità cristiane di provenienza. “E’ una ricchezza, ma bisogna essere molto attenti nelle proposte che si fanno e nella gestione del tempo trascorso in oratorio. In alcune parrocchie il rapporto tra animatori e bambini può diventare anche di uno a uno, o di uno ogni due. Non sarà facile trovare sempre un compito adeguato per tutti. E’ un problema che ci siamo posti sia in fase di formazione sia in fase di organizzazione. E’ comunque giusto che si rispetti e si realizzi il loro desiderio di mettersi in gioco in prima persona, e di essere protagonisti del Cre. Sarebbe sbagliato organizzare un Cre solo per loro”. La prima risposta, quindi, è stata una serie di appuntamenti formativi che si sono svolti per tutta la stagione invernale e ora si intensificano in primavera.
Nel sussidio di quest’anno “DettoFatto – Meravigliose le sue opere” c’è una sezione di istruzioni per l’uso nella quale vengono indicate, fra l’altro, le persone che possono avere a che fare con gli adolescenti: c’è il don, naturalmente, ci sono gli educatori che li affiancano lungo tutto l’anno e i coordinatori del Cre-Grest. Da quest’anno però si è aggiunta una figura in più, quella del responsabile degli adolescenti del CreGrest, che si occuperà da vicino delle esperienze che implicano in prima persona i ragazzi più grandi. Anche la creazione di questa figura va nel segno di realizzare nell’oratorio durante il Cre una comunità educante, fatta per crescere insieme.
Per alimentare la riflessione sul progetto educativo che sta alla base dei Cre ma ha anche un respiro più ampio quest’anno sono stati organizzati tre incontri di formazione specifici pensati per i don, i coordinatori e i responsabili del Cre: ci saranno in particolare tre serate (tra loro identiche, ma in tre posti diversi: il 18 aprile a Trescore Balneario, il 19 aprile a Osio Sotto, il 20 aprile al Centro Oratori, sempre alle 20,30) in cui il tema del Cre sarà raccontato attraverso un divertente monologo teatrale, interpretato da Giovanni Soldani, scritto proprio per provocare la riflessione. “Il nostro intento – conclude don Emanuele – è fare in modo che si pensi anche al progetto educativo, e non solo all’organizzazione delle attività, dai giochi alle gite”.