Bergamo “città che legge”. Roberto Saviano e Mauro Corona come pop-star del libro

E’ di pochi giorni fa la notizia che Bergamo si è conquistata il titolo di “Città che legge”, grazie al riconoscimento di Cepell (Centro per il Libro e la Lettura) che promuove e valorizza le Amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. E in effetti le iniziative di questo genere in città fioriscono e si moltiplicano. Si è conclusa da poco «Libri per sognare in Città Alta», manifestazione dedicata alla letteratura per ragazzi ideata dai librai e cartolibrai Ascom e Confcommercio, con il patrocinio del Comune: una prima edizione coinvolgente, fatta di incontri, laboratori, la notte bianca al Museo di Scienze Naturali. Qualcuno, tra gli organizzatori, ha incominciato a covare il sogno di realizzare un Festival della fiaba ambientandolo nella parte più antica della città, usando stanze, giardini, cortili e portici, come a Mantova. Sarebbe bello poterlo realizzare.  Intanto, qualche giorno fa, il 15 aprile, si è alzato il sipario sul palcoscenico della Fiera dei Librai, giunta alla 58° edizione, in corso fino al primo maggio. Una fiera che, come dice la motivazione del titolo assegnato alla nostra città “è in grado di mobilitare i lettori e di attivare i non lettori”.
L’edizione è ricca e gradevolmente “pop”. L’ospite d’onore Roberto Saviano, scrittore-simbolo di denuncia e impegno civile, ha riempito il Teatro Donizetti martedì sera, raccontando il suo ultimo romanzo, “La paranza dei bambini” (Feltrinelli). Non sappiamo quanti tra i presenti (c’erano anche molti studenti delle scuole) abbiano letto i suoi libri o si siano alzati dalle poltroncine con l’intenzione di farlo – ci auguriamo che siano molti -, ma in fondo non è così importante. Saviano, come Baricco o Alessandro D’Avenia, anche se con contenuti e stili molto diversi, fa parte di quella squadra di autori “pop”, le star del libro, contese dai festival e dalle fiere, che portano in giro per l’Italia una cultura che continua ad essere fatta di narrazioni, anche se “spettacolari”. Ben vengano, soprattutto se così ben strutturate e capaci di “arrivare” alle persone lasciando loro dei contenuti. Ci aspettiamo molto anche dall’incontro di stasera con Mauro Corona (anche lui una star, soprattutto per gli appassionati di natura e ambiente) e Luigi Maieron: giovedì 20 aprile, alle 20,45, nello Spazio incontri, parleranno del libro “Quasi niente” (Chiarelettere), in cui parlano di sobrietà, di vulnerabilità, lealtà, radici, senso del limite, attraverso le storie di personaggi non celebri ma saggi e capaci, con il loro sguardo, di cambiarci la vita. In questo dossier abbiamo scelto di seguire le vie alternative dei romanzi meno sgargianti proposti alla Fiera dei Librai. Offriamo insomma alcune proposte di lettura da noi scelte perché aprono prospettive diverse e collaterali, passando dalle strade meno battute dai media mainstream, come la poesia e la letteratura per ragazzi. Senza dimenticare, però, un po’ di saggi di geopolitica e di scenari, perché possono diventare una guida preziosa per districarsi nel panorama complesso delle relazioni internazionali, dentro e fuori dall’Europa.