BergamoFestival, quegli stereotipi smontati a colpi di note e parole: con le atmosfere jazz di Massimo Donà e il suo trio

La musica è da sempre uno dei leitmotiv del BergamoFestival “Fare la pace”, e l’edizione 2017 non fa eccezione. Si comincia il 4 maggio al Centro Congressi, ore 21, proprio con una conferenza concerto: al centro Massimo Donà e il suo trio Jazz, sul tema «Oltre la paura. Decostruire le paure e le improprie idee di alterità». In scena un’alternanza di musica e parole, una sequenza nata per smontare stereotipi e inquietudini, seguendo in modo fedele (ma ritmico e creativo, con atmosfere morbide) il filo conduttore generale della manifestazione “Paure locali, risposte globali”. Si alterneranno brani classici, dai latini e greci in poi, testi della tradizione religiosa, citazioni dai filosofi moderni e contemporanei, alimentati e sostenuti da composizioni musicali. Interverranno alla serata anche monsignor Davide Pelucchi, vicario generale della diocesi di Bergamo, e il vicesindaco Sergio Gandi. Note e melodie però sono l’accompagnamento costante del BergamoFestival, e il segno più visibile di questa presenza sono i sette pianoforti disposti in punti strategici della città, oltre che all’ospedale Papa Giovanni XXIII e all’aeroporto di Orio al Serio, e accessibili gratuitamente fino al 31 maggio a chiunque desideri suonarli. Ogni anno questi pianoforti suscitano curiosità e cambiano, con piccoli concerti estemporanei, le giornate di passanti e turisti. Sono collocati in luoghi molto frequentati, come il Quadriportico del Sentierone (fuori dal Balzer), la stazione della Funicolare alla partenza in città bassa e all’arrivo in Città Alta, in Piazza Vecchia davanti al Caffè del Tasso e in via Colleoni al ristorante Da Mimmo. I pianoforti fanno da spunto per appassionanti sfide tra musicisti, alcune delle quali, le più curiose, circolano sui social network (basta l’hashtag #pianobg2017 per trovarle). Nell’ambito del festival, in collaborazione con il Cdpm di Claudio Angeleri e con il Festival Pianistico di Bergamo e Brescia, vengono organizzate anche esibizioni particolari. I pianisti del Cdpm si scateneranno in particolare il 30 aprile per l’International Jazz Day, mentre il Festival Pianistico, in collaborazione con il Conservatorio di Bergamo, curerà l’esecuzione in diversi punti della città delle 32 sonate di Beethoven. Gli studenti del Conservatorio, con il quale continua un felice rapporto di collaborazione, saranno presenti in diverse occasioni per esibizioni, lezioni di musica e laboratori.
E queste sono solo alcune delle collaborazioni avviate da BergamoFestival, che si fonda sulla partecipazione e il sostegno di diversi soggetti sul territorio: fondatori Centro Congressi, Ente Fiera Promoberg e L’Eco di Bergamo, promotori l’Ufficio per la pastorale della cultura e la Fondazione Bernareggi, molti sostenitori, enti, istituzioni e aziende.
Quest’anno tra i partner si contano anche Lab80 (la collaborazione per la rassegna “Al cuore dei conflitti” di cui parliamo presentando la rassegna), Accademia Carrara, Gamec e Bergamo Incontra. Tra i progetti collaterali anche il «distributore di cultura» collocato sul Sentierone in collaborazione con Ivs, che eroga le pubblicazioni delle lezioni magistrali degli ospiti speciali che hanno partecipato a Bergamo Festival (l’anno scorso ne ha distribuite oltre duemila in due mesi). Ci sarà infine «Il pane per la pace», distribuito in sacchetti con il logo della manifestazione in collaborazione con Aspan.