“Da grande vorrei…”: un progetto per riscoprire il potere della speranza e mettere le ali agli adolescenti “difficili”

“Da grande vorrei….” e poi silenzio, occhi bassi, imbarazzo. E’ la mancanza di sogni, spesso, a produrre nei giovani quel vuoto esistenziale che a sua volta genera solitudine, disperazione, e che spinge a “distruggere” per riaffermare, in qualche modo, la propria identità. Per “Diventare grande” come dice anche il progetto di Aeper dedicato agli adolescenti, bisogna riscoprire la bellezza del futuro e della speranza. E i ragazzi, come diceva nei giorni scorsi al BergamoFestival Julia Kristeva, psicoanalista e scrittrice di origine bulgara, non possono farlo da soli: hanno bisogno di una guida, di educatori, di genitori, di persone capaci di offrire loro la possibilità di esprimersi e di coltivare i propri talenti, senza giudicarli, senza comprimerli.

A volte basta partire da piccoli gesti, ma molto concreti, come quello di lasciare un segno sulla lavagna che ormai da qualche giorno è comparsa in Piazza della Libertà. E’ un’installazione, si chiama “#dagrandevorrei”, ed è fatta per essere riempita di sogni, desideri, slanci. Un invito ad esprimere se stessi, a trovare il proprio angolo di futuro e a farlo diventare vero: la parola crea. E’ un primo passo: apre un orizzonte.

La struttura (un parallelepipedo di 2×2,5 metri) è stata inaugurata da pochi giorni e resterà nella sua collocazione in centro città fino al 3 giugno 2017: un mese intero per raccogliere le suggestioni, le idee e le impressioni di tutti coloro che, passando in piazza, si lasceranno coinvolgere sporcandosi le dita di gesso.

C’è chi sogna di diventare un direttore d’orchestra, e dirigere un grande concerto di musica classica, chi vorrebbe diventare medico e partire per l’Africa, per aiutare i più fragili, chi desidera “avere uno spazio” e chi “essere amato”. Ogni giorno le frasi rimbalzano sui canali social di Aeper, che fanno da amplificatore. La lavagna è una delle azioni previste all’interno della campagna di comunicazione sociale e di raccolta fondi #DIVENTAREGRANDI non è sempre una festa, con la quale il Gruppo AEPER vuole portare l’attenzione su quella fase della vita delicata e ricca di promesse che è l’adolescenza, specie quando questa viene vissuta in una condizione di fragilità o a rischio di emarginazione.

“Vivere da vicino le difficoltà che diversi ragazzi e ragazze hanno nel diventare adulti – sottolinea Raffaele Casamenti, portavoce del Gruppo Aeper e presidente della Cooperativa sociale Aeper – fa crescere il desiderio di creare le condizioni perché il loro futuro sia pieno di soddisfazioni, almeno alla pari dei loro coetanei. Noi crediamo nella possibilità di immaginare percorsi che, con l’aiuto di tutti, possano realizzare almeno alcuni dei sogni che hanno i bambini e gli adolescenti che fanno più fatica nella quotidianità. Per questo iniziamo dallo scrivere sogni e desideri nella installazione “#dagrande vorrei” in Piazza della Libertà a Bergamo: capiremo insieme come ognuno di noi può fare qualcosa perché queste idee diventino realtà.”
La lavagna è il frutto di una sessione creativa di alcuni collaboratori, soci e tirocinanti di AEPER, durante la quale si è lavorato su come comunicare, in modo non convenzionale, la campagna “#DIVENTAREGRANDI non è sempre una festa” e il tema di cui si occupa, cioè l’adolescenza con particolare riferimento alla fragilità.
Questa campagna si propone di avviare un cammino condiviso di sensibilizzazione, riflessione e confronto sui grandi temi che riguardano tutti gli adolescenti di oggi per conoscerli, comprenderli e sostenerli nel loro percorso di crescita, spesso pieno di ostacoli.
Negli ultimi anni si assiste ad un progressivo aumento del fenomeno del disagio psichico dei più giovani e la fatica crescente non solo delle famiglie, ma del tessuto sociale in generale a riconoscere e farsi carico del problema.
I ragazzi nella fascia di età adolescenziale e pre-adolescenziale, ossia dai 12 ai 17 anni, della provincia sono 63.503. Al momento in provincia di Bergamo esiste solo una comunità terapeutica per adolescenti accreditata e gestita da una cooperativa (La Piccola Stella di AEPER), mentre non ci sono centri diurni per adolescenti ad eccezione di KALEIDO (sempre di AEPER). La prevalenza di accesso degli adolescenti sia ai servizi di NPIA (Neuro psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza) sia di psichiatria è basso: 2,5% a 15 anni che scende a 1,5% a 17 anni.
Esiste il bisogno di creare una rete sociale che possa assorbire anche i ragazzi che fanno maggiormente fatica e che eccedono le aspettative di una società che tendenzialmente standardizza ed espelle chi non riesce ad adeguarsi o a garantire determinati standard. Il fatto poi che esistano pochissime strutture residenziali in provincia acutizza la sofferenza delle famiglie che sono costrette ad allontanarsi dai propri figli, spesso inviati in comunità che si trovano lontano da Bergamo.

#DIVENTAREGRANDI non è sempre una festa sostiene alcune azioni specifiche, che una volta finanziate lasceranno il posto ad altri progetti che hanno bisogno di aiuto:
Vado a scuola: raccolta fondi per l’acquisto di materiale per la frequentazione delle scuole superiori per 10 ragazzi/e, perché i ragazzi/e fuori casa non siano anche fuori dalla scuola.
Non sono Calimero: 6 percorsi gratuiti tempestivi di valutazione di disturbi specifici dell’apprendimento.
Casa dolce casa: pagamento di 2 affitti di appartamenti per un anno per 6 neomaggiorenni accompagnati da una figura educativa a sostegno di percorsi di autonomia abitativa e lavorativa.
Thank you for the music: 2 laboratori di musicoterapia per 12 ragazzi/e per rileggere e costruire la propria storia emotiva.

Da molto tempo AEPER, attraverso centri diurni e comunità educative e terapeutiche, sostiene progetti dedicati a minori ed adolescenti che manifestano il bisogno di un supporto specifico individualizzato.

Differenti, inoltre, sono i sono i servizi destinati ai minori, agli adolescenti e ai giovani, disseminati sul territorio:
L’AQUILONE: comunità educativa residenziale a Treviolo, con minori in situazione di tutela dagli 8 ai 17 anni.
KALEIDO: centro diurno a Bergamo, dedicato ad adolescenti con fragilità psichica dai 12 ai 17 anni.
PICCOLA STELLA: comunità terapeutica a Medolago con adolescenti dai 13 ai 17 anni.
RETE FAMIGLIE AFFIDATARIE: famiglie ed operatori per garantire accoglienza a minori allontanati dalle proprie famiglie d’origine.

PROGETTI PER L’AUTONOMIE: progetti con neomaggiorenni dai 18 ai 21 anni.

Per maggiori informazioni sulle azioni che quotidianamente AEPER dedica ai ragazzi alle loro famiglie è possibile visitare il sito www.cooperativaaeper.it, mentre i progetti sostenuti dalla campagna sono visibili su www.sostieniaeper.it .