Fiori di sambuco: ricette facili con una pianta un po’ magica. Da Harry Potter alla schiacciata 

Chi ha letto Harry Potter assocerà forse la pianta del sambuco al settimo libro della saga dedicata al mago inglese, “I doni della morte”, nel quale compare il riferimento alla celebre Bacchetta di Sambuco, la  più potente mai esistita sulla terra.

La fantasia di J.K. Rowling ha probabilmente affondato le radici nella tradizione popolare europea, che da sempre attribuisce alla pianta di sambuco una serie di proprietà che spaziano dal magico al simbolico… Oltre, ovviamente, alle proprietà curative e alimentari, anch’esse note dalla notte dei tempi!

Basti pensare, ad esempio, al fatto che a questa piccola pianta era attribuito il potere di proteggere da spiriti maligni e streghe, e per questo motivo era sempre presente presso le case contadine o i monasteri. Anche il suono dei fischietti e dei flauti ottenuti dal legno soffice dei rami era ritenuto capace di scacciare sortilegi e magie, a patto però che lo strumento non venisse intagliato nei pressi del canto di un gallo… Che ne avrebbe reso roco il suono!

Le virtù terapeutiche del sambuco erano inoltre così apprezzate in passato che alla pianta era attribuito il soprannome di “Farmacia degli dei”. In Austria la tradizione contadina imponeva di inchinarsi per sette volte al cospetto di una pianta di sambuco, perché da sette sue parti si potevano estrarre medicamenti: i fiori con funzione depurativa, i frutti contro i mali da raffreddamento, le foglie come impacchi per la pelle, la corteccia come riequilibrante intestinale, le radici sotto forma di decotto contro la gotta, la resina contro le lussazioni e, infine, i germogli per curare le nevralgie.

Basta questo a far capire quanto questa pianta sia potente e importante. Ancora oggi, il sambuco è molto apprezzato nelle preparazioni fitoterapiche e omeopatiche grazie all’inconfondibile profumo dei suoi fiori e alle loro proprietà curative: si usano infatti, sotto forma di infuso, per contrastare le malattie legate al raffreddamento e per aumentare la temperatura corporea, utile in caso di febbre.

E se invece si volesse godere dell’aroma dolce del sambuco a prescindere dalla malattia? È presto detto! I fiori del sambuco vengono usati anche per la preparazione di dolci, schiacciate o sciroppi dal sapore fresco e primaverile. Eccovi una ricetta facile e veloce, da realizzare dopo aver raccolto alcuni mazzi di fiori, preferibilmente lontano da luoghi trafficati.

Schiacciata ai fiori di sambuco 

Ingredienti per 4 persone 

Farina 00 (circa mezzo chilo)

Acqua tiepida

Olio

Sale

Fiori di sambuco (indicativamente 10/15 infiorescenze)

Lievito per pizza (una bustina)

La schiacciata, un po’ come il pane, è facile da preparare ma richiede un po’ di occhio e sensibilità… Bisogna “sentire” la pasta e calibrare la quantità di acqua e olio per avere un impasto elastico e sodo, e metterci tanto olio di gomito nell’impastare!

Per prima cosa, bisogna pulire i fiori di sambuco: è importante non lavarli con acqua, perché perderebbero il loro polline e quindi anche il loro sapore caratteristico. Basterà togliere le parti più legnose, lasciando invece i rametti più teneri e i fiori, ed eliminare eventuali insetti.

Poi si inizia a preparare la pasta. Si dispone la farina sul ripiano, vi si uniscono il sale, il lievito, un po’ di acqua e un goccio di olio e si inizia ad impastare vigorosamente. Dopo un poco, si aggiungono i fiori di sambuco e si riprende ad impastare per amalgamare il tutto fino ad ottenere un impasto compatto, liscio e non appiccicoso. Allora lo si ripone in una terrina ampia, lo si copre con un canovaccio e lo si lascia lievitare in un luogo tiepido per circa un’ora.

Dopo un’ora la pasta riposata sarà gonfia, soffice e leggera: è tempo di prepararla per la cottura. La si posiziona su una teglia da forno spalmata di olio d’oliva e la si allarga con le mani: scegliete voi quanto farla sottile, a seconda del vostro gusto! Una volta disposta la pasta, la si bucherella con una forchetta, la si spalma di olio e cosparge di sale grosso, e la si mette in forno a 180° (ventilato).

Dopo circa mezz’ora la schiacciata sarà pronta: verificate la consistenza con una forchetta, non deve essere né troppo morbida né troppo biscottata! Una volta tolta dal forno, versate un altro filo di olio, fatela leggermente raffreddare e poi tagliatela a pezzetti…. La vostra schiacciata di fiori di sambuco è pronta per esser gustata!