La processione del Corpus Domini. Quella in città e le altre

Foto: Gandino, processione del Corpus Domini

La mia parrocchia mi invita ad andare alla processione cittadina del Corpus Domini che ha luogo giovedì 15, alla sera. Sono perplesso. Mi sembra che si tratti di un “gesto” che non parla più alla città di oggi, anche a Bergamo. E sono molto in dubbio se andarci o no. Guglielmo

Comprendo la tua perplessità e i tuoi dubbi, caro Guglielmo, di fronte all’invito a partecipare alla processione del Corpus Domini! Ai nostri giorni, infatti, le processioni, tramandate dalla tradizione liturgica popolare, sono poco comprese e partecipate.

Non un rito di altri tempi

Questo rito, però, non può essere svalutato, o considerato obsoleto: sarebbe un grande errore! Rischierebbe di condurci a perdere anche il cuore della grande solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo, le cui origini risalgono al 1247. La celebrazione liturgica di questa festa comprende anche la processione eucaristica per le vie dei nostri paesi e dei nostri quartieri. Attraverso questo “camminare” la Chiesa rende visibile il “pellegrinare” di Dio nella storia degli uomini.

Non solo, ma proclama la sua fede nel Signore Gesù, presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità nell’ostia consacrata e lo addita al mondo intero quale via di salvezza e di redenzione. Affida a Lui la vita di ogni credente e quella di tutta l’umanità. Come ci ricordava il papa emerito Benedetto XVI:

In questo Sacramento, il Signore è sempre in cammino verso il mondo. Questo aspetto universale della presenza eucaristica appare nella processione della nostra festa.

Noi portiamo Cristo, presente nella figura del pane, sulle strade della nostra città. Noi affidiamo queste strade, queste case, la nostra vita quotidiana alla sua bontà. Le nostre strade siano strade di Gesù! Le nostre case siano case per lui e con lui! La nostra vita di ogni giorno sia penetrata dalla sua presenza.

Con questo gesto, mettiamo sotto i suoi occhi le sofferenze degli ammalati, la solitudine di giovani e anziani, le tentazioni, le paure tutta la nostra vita. La processione vuole essere una grande e pubblica benedizione per questa nostra città. Cristo è, in persona, la benedizione divina per il mondo, il raggio della sua benedizione si estenda su tutti noi!.

Dal giovedì santo al Corpus Domini

L’evento salvifico nel quale questa solennità affonda le radici è quello dell’istituzione dell’Eucaristia, il Giovedì Santo. Quel giorno la Chiesa guarda contempla il mistero di Cristo che nel pane spezzato e nel vino versato offre se stesso in cibo, sigillando il nuovo Patto nel suo Sangue.

Nella solennità del Corpus Domini, invece, l’attenzione si sposta sulla relazione esistente fra Eucaristia e Chiesa: il Corpo di Cristo, che è la Santa Eucaristia, prende forma e si rende concreto nel Corpo Mistico della sua Chiesa e nella comunione dei suoi membri.

Il valore di questa solennità è, perciò, prettamente ecclesiale e missionaria: “la processione del Corpus Domini, – sempre nella parola di Benedetto XVI – risponde in modo simbolico al mandato del Risorto: vi precedo in Galilea. Andate fino ai confini del mondo, portate il Vangelo al mondo. Il Signore è risorto e ci precede”.

Accogliamo, allora, l’invito che la Chiesa ci rivolge in questa solennità liturgica: partecipando con fede e coraggio alla processione eucaristica renderemo ragione della speranza che abita in noi.