ArtexiCre: l’atmosfera speciale degli spazi d’aria di Manuel Bonfanti. Così l’ambiente parla

Continua il nostro viaggio tra gli artisti e i laboratori di ArtexiCre che quest’ anno ha come filo conduttore “Meravigliose le tue opere”. Ogni giorno i ragazzi degli oratori bergamaschi hanno la possibilità di misurarsi con tante attività creative a contatto con artisti “veri che mettono a disposizione la propria esperienza in modo originale e adatto ai più piccoli. Oggi incontriamo Manuel Bonfanti.

Ciò che rende unica la proposta di ArtexiCre è la possibilità, per i bambini e i ragazzi che vi partecipano, di incontrare, toccare e mettersi faccia a faccia con opere di arte contemporanea.

Protagonista dello spazio creato da Manuel Bonfanti è l’aria. Da anni l’artista bergamasco lavora attorno a questo tema, creando ambienti con un’atmosfera rarefatta ma sostanziale, un’idea di atmosfera, di aria musicale. Per riuscire a far parlare l’ambiente occorre saper cogliere le atmosfere e i vuoti attorno al foglio o alla tela, e saper a sua volta, canalizzare l’intenzione dell’ambiente nel segno grafico. Aria e atmosfera sono quello che è intorno, che riempie, che veicola. Ma anche ciò che promana dagli oggetti, dai paesaggi. E’ un mix di sensazioni e di dati oggettivi, impalpabile ma presente. Come l’aria, del resto.

Le tele di Manuel Bonfanti sono molto grandi: quello di creare è un atto molto fisico, che coinvolge l’artista, la tela e l’ambiente. E allora la tela viene sfregata, lasciata a macerare, invasa di colore, che viene anche lasciato semplicemente colare. L’artista gira intorno alla tela, la stende sul pavimento, altre volte la appende alla parete, il grande formato gli permette di compiere gesti ampi, un po’ come quando uno danza e si muove nell’aria.

In “Spazi d’aria” Manuel Bonfanti sceglie di esprimere proprio lo spazio d’aria che c’è tra lui e quell’oggetto o quel pensiero. Cerca di fissare su tela l’aura che percepisce: sono presenze, aloni, sono vuoti pieni, un po’ come l’aria. Buona visione!