La natura diventa un’opera d’arte: ad ArteXiCre il laboratorio di Ri-creazione con Cesare Benaglia

Crescendo mi sono reso conto che era molto meglio insistere sulle autentiche forme della natura, la semplicità è il più grande avvenimento dell’arte

Albrecht Durer

Il reticolo delle venature di una foglia rossa d’autunno, il profumo del muschio, la spirale perfetta di un guscio di una lumaca, la rugosità arida di una corteccia, una lucida e liscia goccia di resina… c’è una bellezza meravigliosa racchiusa nel Creato e solo l’occhio sensibile di un artista riesce a coglierla e rivelarla. Nel movimento artistico contemporaneo chiamato Land Art la natura, grazie alle mani dell’uomo, diventa un’opera d’arte e, manipolando elementi del Creato, è possibile plasmare tutta la sua magnifica perfezione e dare vita a forme semplici ma straordinarie. Cesare Benaglia è uno dei tanti artisti che, da qualche tempo, usa una tavolozza popolata da legni, cortecce, foglie, conchiglie, fossili, sabbie e terra. 85enne originario di Valbrembo, Benaglia ha maturato lunga esperienza nel campo della scultura e della pittura, per poi passare all’arte fatta di elementi della natura, forte della sua attività giovanile di falegname, esercitata con passione nella vita di campagna e anch’essa un’arte a modo suo. Ogni elemento che Cesare Benaglia adopera con creatività, proveniente da tronchi secolari, radici, cortecce, pietre, sabbie che arrivano da lontano, si è caricato di energia a seconda dei luoghi e dalla storia cui è appartenuto. Una galleria di simbolismi ancestrali perfetti legati al mondo della natura, musa ispiratrice da sempre dell’artista orobico. In questo laboratorio chiamato Ri-creazione, guidati dalle opere di Benaglia, che popolano, cariche di grande espressività, le pareti dell’allestimento della sala del Patronato San Vincenzo, i bambini degli oratori che partecipano alla proposta di Arte per i Cre 2017, sperimenteranno con tutti i sensi questi svariati componenti e, con fantasia e ingegno, daranno vita a nuove storie e nuovi mondi. Pronti? Ci sarà da sporcarsi le mani!