Oggi vi propongo di fare un esperimento in cucina. In che senso?! Nel senso di provare a cucinare un dolce partendo da un ingrediente di base che mai immaginereste di usare per un dolce…ovvero il miglio. Il miglio è un cereale che merita senza dubbio di essere maggiormente valorizzato. Ha proprietà energizzanti, è ricco di minerali, aiuta a combattere lo stress ed è facilmente digeribile, non a caso lo si dà anche ai neonati nelle pappe.
Inoltre è naturalmente privo di glutine, adatto quindi anche ai celiaci. In cucina è versatile, ha un sapore molto delicato e una consistenza che si adatta a numerose preparazioni. Anche a quelle dolci…eccovi la mia torta.
Ingredienti:
- 300 gr di miglio;
- tre bicchieri di succo di mela;
- una manciata di mandorle e/o noci;
- una manciata di uvetta;
- tre o quattro prugne secche (o albicocche secche);
- semi di gurasole e di chia;
- mezza mela;
- vaniglia;
- cannella;
- farina di mandorle (o di riso);
- un cucchiaio di sciroppo di riso (o miele).
Preparazione:
Per preparare la torta occorre innanzitutto lavare bene il miglio e metterlo in una pentola con acqua bollente pari al doppio del suo volume. Aggiungete tre bicchieri colmi di succo di mela, vaniglia e cannella a piacere, mezza mela sbucciata e tagliata a fette e lasciate cuocere. Nel giro di 15-20 minuti il miglio sarà pronto. Meglio farlo cuocere anche un pochino di più, deve risultare appiccicoso.
A questo punto lasciate raffreddare. In una ciotola mettete la frutta secca, i semi, lo sciroppo (o miele…o se preferite potete usare anche lo zucchero di canna). Unite il miglio e usate farina di mandorle o di riso per rendere il composto più compatto. Coprite una teglia con carta da forno e stendete l’impasto piuttosto sottile. Mettete in forno a 200 gradi per una ventina di minuti. Togliete dal forno, lasciate raffreddare bene. Guarnite a piacere, con frutta di stagione, mandorle, zucchero di canna.
La torta che otterrete sarà diversa da quelle cui siamo abituati, sia per gusto che per consistenza. Provatela, a me piace molto, è salutare e regala sapori dimenticati.