Donizetti Opera, la stagione riparte con “Il borgomastro di Sardaam”

Donizetti Opera torna a Bergamo dal 22 novembre al 4 dicembre con numerosi appuntamenti imperdibili. Tra i titoli principali troviamo, Il 22 novembre (anteprima under 30) al teatro sociale Il borgomastro di Sardaam con musica di Gaetano Donizetti e repliche il 24, il 26 novembre e il 2 dicembre. Si tratta di un melodramma giocoso con protagonista lo zar Pietro il Grande, proposto dalla Fondazione Donizetti in occasione del duecentesimo anniversario della scomparsa dell’architetto Giacomo Quarenghi. Il secondo titolo donizettiano sarà invece Pigmalione, primo lavoro teatrale del giovanissimo compositore, proposto insieme alla farsa di Giovanni Simone Mayr, Che originali!(25 novembre, 1 e 3 dicembre, anteprima under 30 il 23 novembre): due opere che hanno in comune il tema dell’amore per la musica e l’arte. Da questa farsa verrà inoltre tratta l’opera Il tormentone, destinata al pubblico delle scuole, con una nuova drammaturgia e regia preparata da Lorenzo Giossi, gli allievi del laboratorio sulla vocalità donizettiana, l’attore Simone Baldassarri, l’ensemble dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala e il pianista Samuele Pala. “Donizetti Opera”, afferma il direttore artistico Francesco Micheli, è una lunga festa di compleanno che Bergamo dedica a Gaetano Donizetti: è straordinario come da tutto il mondo il pubblico accorra per celebrare un artista così noto ma che ha ancora molto da rivelare e raccontare”. Una città che a tutti gli effetti si trasforma per l’occasione in una capitale festivaliera di richiamo internazionale, come ha evidenziato l’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti: “L’impegno dell’amministrazione per questo momento cosi importante della vita culturale cittadina è stato particolarmente elevato e ha coinvolto numerosi soggetti che hanno reso tutto questo possibile”. Altra parte fondamentale del festival, i concerti, a cominciare dalla Messa di Requiem nella Basilica di Santa Maria Maggiore in occasione del Dies natalis il 29 novembre. Il 30 novembre l’appuntamento è invece con il Pygmalion di Jean-jeaques Rousseau, un melologo, cioè prosa con intermezzi musicali in un atto, che esprime la convinzione del filoso svizzero secondo cui l’arte e l’artista sono un tutt’uno. Ad interpretare il testo, l’antropologo francese Marc Augé, mentre la parte musicale sarà affidata a Ruben Jais. Il festival si concluderà il 4 dicembre con l’esibizione del tenore Juan Diego Florez, che proporrà un programma dedicato in gran parte a Donzetti, accanto a Rossini, Verdi e Puccini, accompagnato da Vincenzo Scalera al pianoforte.