Molte fedi sotto lo stesso cielo, riflettori sulla Bibbia: Enzo Bianchi rilegge l’Apocalisse, Salvatore Natoli parla di Noè

Enzo Bianchi rilegge il libro dell’Apocalisse, il filosofo Salvatore Natoli si concentra sulla figura di Noè. Due voci originali e interessanti offrono chiavi di lettura per entrare in modo inedito nei testi biblici nell’ambito della rassegna promossa dalle Acli provinciali di Bergamo Molte fedi sotto lo stesso cielo. Il secondo appuntamento per il ciclo dedicato all’Apocalisse si svolge martedì 21 novembre, alle 20.45, nella chiesa di Paderno di Seriate (in via Po 25), e l’ospite d’onore della serata è un amico e sostenitore della rassegna: Enzo Bianchi. Il fondatore della Comunità di Bose è da sempre vicino a Molte fedi e riesce ogni volta a raccogliere l’entusiasmo e l’interesse del pubblico. In questa edizione darà una prospettiva biblica al libro dell’Apocalisse, partendo dalla domanda: perché ci fa così paura e ci terrorizza, perché è così faticoso? Forse perché noi occidentali siamo in un’epoca di crisi politica, religiosa, economica, sociale, forse perché stiamo vivendo un’epoca di “tramonto”. Bianchi accompagnerà il pubblico dentro un linguaggio simbolico, non abituale, misterico, con immagini crudeli, apocalittico, per provare a capire e progredire nella comprensione della realtà senza cadere in facili tentazioni semplificatorie. Come sempre interpretando la Scrittura con la Scrittura. Mercoledì 22 novembre, ore 20.30, presso la chiesa di San Fermo in città (via SS. Maurizio e Fermo), si svolgerà poi l’ultimo incontro della sezione “La Bibbia codice dell’umano”. Protagonista della serata sarà il filosofo e saggista Salvatore Natoli. In questo ciclo d’incontri si è riletta la Genesi. Natoli, in particolare, si soffermerà sulla figura di Noè. Entrambi gli appuntamenti sono gratuiti previa prenotazione del biglietto su www.moltefedi.it. Ci sono ancora posti disponibili. Ricordiamo che la rassegna Molte fedi sotto lo stesso cielo è organizzata dalle Acli provinciali di Bergamo, con il patrocinio di Provincia, Comune, Università di Bergamo e la Cattedra Unesco, in collaborazione con moltissimi gruppi e associazioni del territorio.