Il dono speciale di Santa Lucia: il coraggio di credere nei sogni. Una magia che dura per tutta la vita

“Mamma è stanotte che arriva Santa Lucia, vero?”
Gli occhi di mio figlio brillano anche se ormai ha dodici anni e gioca a rugby.
E così, di riflesso si illuminano anche i miei.
Quando passo accanto alla chiesa dello Spasimo in via XX Settembre – quella dove è custodita la statua di Santa Lucia e per tradizione i bambini portano le letterine in cui esprimono i loro desideri – in questo periodo me ne vado sempre via con gli occhiali un po’ appannati dai ricordi. Non solo quelli di quando il mio piccolo uomo in boccio era molto piccolo, e lo portavo in braccio fino all’altare con la sua busta dagli angoli arricciati, il peluche e il ciuccio “perché promettiamo alla Santa che d’ora in poi non lo usi più, tanto ormai sei grande”.
Mi tornano in mente addirittura alcune immagini di quando io stessa, da piccola, entravo e schiacciavo la faccia contro la vetrina spiando la Santa perché credevo che fosse viva, volevo capire se respirava, mi sembrava di averle visto muovere un dito, fremere un sopracciglio. E mia madre mi prendeva per mano per portarmi via: «Sssshhh, Santa Lucia dorme. Stanotte ha tanto lavoro da fare. Noi adesso andiamo. Forza, diciamo una preghiera. Accendiamo insieme una candela».
Per tanti anni sono andata in segreto ad aiutare le segretarie di Santa Lucia che raccoglievano e leggevano le letterine. Qualcuno pensa che siano soltanto aridi elenchi di giocattoli, ma non è vero. Perfino le più semplici, quelle con le foto ritagliate dai cataloghi degli ipermercati, hanno tanto da raccontare: l’atmosfera di festa tra le pareti di casa, un adulto e un bambino seduti insieme a ragionare di speranza e di sogni. È un’immagine dolce e colma di una particolare bellezza. Contiene gesti semplici, sempre uguali, che di anno in anno diventano un piccolo rito familiare: il fieno, i biscotti, il lume acceso, la strada di cioccolatini che dal letto conduce fino a qualche angolo pieno di magia dove accade di trovare dei doni.
È bello guardare il cielo ed essere certi che c’è qualcuno che ti ama, veglia su di te e ti incoraggia a realizzare i tuoi sogni. Qualcuno che ti sta sempre accanto e ha un posto speciale nel tuo cuore – un po’ come la mamma e il papà -. È questo che insegna, in fondo, la tradizione di Santa Lucia, ed è anche il motivo per cui è una magia che non finisce mai. Anzi, quando si cresce e la vita si fa aspra ce ne vuole ancora di più.