Anche nel monastero qualche monaca tifa Atalanta. Forse

Conosco poco il vostro mondo, il monastero, la vita religiosa. Mi sono fatto l’idea che siete un po’ “fuori dal mondo”. Tra le “cose del mondo” mi chiedo soprattutto come vedete le cose futili che però spesso appassionano noi gente del mondo e che ci fanno perdere anche molto tempo. Esempio. Io sono un gran tifoso dell’Atalanta, vedo molte partite alla TV e vado anche allo stadio. Ecco: come vedi tu il tempo “buttato via” così? E poi, se mi permetti, posso fare una domanda sotto voce: ma tra voi non c’è proprio nessuna che è tifosa dell’Atalanta? E se fosse sì, cosa succede quando vince (cosa che, forse lo sai anche tu, succede piuttosto spesso negli ultimi tempi)? Ruggero

Credo che qualche tifosa dell’Atalanta ci sia nella nostra fraternità, caro Ruggero, almeno come senso di riconoscenza alle proprie origini orobiche e di appartenenza alla terra bergamasca!

Siamo bergamasche

Non seguiamo direttamente i successi di questa squadra, tuttavia gli echi delle sue vittorie ci giungono puntuali, oltrepassando le mura della clausura: con un pizzico d’orgoglio tutto bergamasco, ci rallegriamo per i successi di questi ultimi tempi.

Anche lo sport agonistico è un mezzo per crescere in umanità, in solidarietà, in fortezza d’animo e per giungere a mete sempre più alte, dando il meglio di noi stessi.

Non ci piace la violenza

Ci dispiace molto, però, quando negli stadi si verificano episodi di violenza, o vengono scoperte situazioni di illegalità e di truffa, segno evidente di degrado e di scadimento. Lo sport, pensato allo scopo di fortificare il corpo e renderlo pronto ad affrontare le battaglie della vita, di migliorare se stessi attraverso il superamento di prove sempre più difficili, si trasforma in luogo di potere e di prevaricazione, che crea disordini inutili e dannosi. Quanta violenza raccontano, a volte, le cronache sportive!

Lo sport è bello

Eppure, assistere alle partite di calcio in TV o allo stadio può aiutare a “staccare la spina” e a vivere momenti di distensione. Tutti, infatti, abbiamo bisogno di appassionarci a qualcosa di bello, trovando piacere, gusto e divertimento! I passatempi, gli hobby, lo svago, ecc non sono cose futili, ma elementi importanti che appartengono all’esperienza umana. Non essendo caratterizzati dalle categorie dell’efficienza, infatti, ci aiutano a riscoprire il valore della gratuità, indispensabile per vivere meglio, dando concretezza all’altro volto delle nostre giornate: quello del riposo e della festa. Non è sufficiente, infatti, l’attività lavorativa per realizzare la nostra vita! È necessario saper vivere anche il tempo del riposo, della distensione, del passatempo coltivando passioni sane che sviluppino la creatività e la fantasia e che facciano fruttificare i nostri talenti.

Il difficile equilibrio

Ma…, quale è la sintesi tra il piacere e il dovere? Viene prima l’uno o l’altro? È possibile giungere a un punto d’incontro che tenga conto di questi due elementi?

È l’eterno dilemma al quale ciascuno, monache comprese, è chiamato a trovare la propria risposta.