Costruttori di pace: un incontro per l’anniversario del rapimento e l’omicidio di Aldo Moro

Scrivo questo pezzo in un pomeriggio di gennaio, è un sabato, ho appena finito di ripassare per un esame e sto aspettando che l’acqua finisca di bollire per bermi una tisana.

Tutto questo è apparentemente simile ad uno di quei rari pomeriggi dove posso concedermi del tempo libero, ma poi mi ricordo che questo non è un giorno come gli altri è il 27 gennaio ed è subito silenzio.

Il silenzio mi ha colpito molto quando sono stata ad Auschwitz, ma era un silenzio che dopo tanta distruzione, lamento e dolore non dava a quel luogo un’aria spettrale ma gli donava la pace che chiedeva.

Penso che il giorno della memoria non debba essere solo una data in cui si ricorda, ma un’occasione per guardarci allo specchio e chiederci quanto noi possiamo essere costruttori di pace.

Pace è molto spesso un urlo davanti al dolore e la violenza del mondo, ma a me è sempre piaciuto immaginarla come un soffio leggero, che non smuove le tempeste ma alza le onde.

Un respiro che dà vita a una melodia delicata, che nella nostra Diocesi ha iniziato a suonare dalla Marcia della Pace a Sotto il Monte, alla Veglia della Pace e culminerà con il ritorno a casa di Papa Giovanni XXIII, il Papa buono, il Papa della Pace.

Il nostro Papa è stato un costruttore di pace degno di nota e per questo da giovani universitari ci siamo chiesti quanto noi fossimo capaci di esserlo, cosa mancasse alla nostra generazione per cambiare iniziando dal mondo universitario e tutto questo ci ha condotto fino ad Aldo Moro.

In occasione del 40° anniversario del rapimento e dell’omicidio di Aldo Moro, il Prof. Gennaro Salzano ci guiderà insieme al Prof. Roberto Chiarini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano alla scoperta di un universitario, un Fucino e un grande protagonista della storia italiana, ma soprattutto di un costruttore di Pace.

Aldo Moro, come il Prof. Salzano ci concede di pregustare già dal titolo del suo libro, è stato un uomo che ha cercato di unire il Mediterraneo e la Palestina, il mare delle genti e la terra promessa da Dio, due territori lontani ma la cui distanza è accorciata dalle storie che le attraversano, dai corridoi umanitari e dal desiderio di una pace che ci si chiede di costruire.

E’ un desiderio che nonostante colmi il cuore di ogni singolo individuo che muove i passi sugli incroci del mondo sembra ancora un sogno lontano e utopistico, ma come diceva lo stesso Aldo Moro: “Per fare le cose, occorre tutto il tempo che occorre”, e noi non possiamo essere dei giovani che hanno fretta di cambiare le cose, ma compiere un passo dopo l’altro per essere anche noi costruttori di pace.

Un cammino che inizieremo insieme il 30 Gennaio dalle ore 18 presso il Centro Universitario Sant’Andrea in Via Porta Dipinta 39

Foto archivio Sir. Infografica Centimetri-Sir