“The Post” con Meryl Streep e Tom Hanks: i giornalisti sfidano il potere nell’America degli anni Settanta

“La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Notizie false e giornalismo di pace” è il tema scelto per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2018. E un film che si presta bene a riflettere sul messaggio di papa Francesco è “The Post” di Steven Spielberg, in sala da giovedì 1° febbraio. L’opera si ispira a fatti realmente accaduti, all’inizio degli anni Settanta negli USA: è la storia di Katharine Graham (Meryl Streep), prima donna alla guida del quotidiano “The Washington Post”, e Ben Bradlee (Tom Hanks), direttore del giornale. Nel 1971 “The Washington Post”, nonostante le forti pressioni governative, decide di pubblicare numerosi documenti sul Vietnam, i “Pentagon Papers”, a rischio insabbiamento perché fortemente problematici. Un’opera su una vicenda del passato, ma dalla forte carica attuale, capace di avanzare una riflessione sul buon giornalismo, che non si piega dinanzi alla logica della corruzione. Spielberg conferma la sua grande abilità narrativa, realizzando un film incisivo, accurato e magnetico.

Presentato alla 12ª Festa del Cinema di Roma, “C’est la vie!. Prendila come viene” è il nuovo film della duo francese Eric Toledano e Olivier Nakache, autori di “Quasi amici”. Il film si gioca tutto nell’arco di una giornata, tra la preparazione di un banchetto di nozze e il suo svolgimento. Prospettiva del racconto è il mondo degli addetti ai lavori: camerieri, cuochi o musicisti. Una commedia sulla società attuale, tra dinamiche ralazionali, lavorative e temi come inclusione e integrazione. Battute incalzanti, su una sceneggiatura puntuale e bene calibrata. Un divertimento intelligente.

Alla base di tutto c’è il romanzo di Timur Vermes, dal quale è stato ricavato il film tedesco “Lui è tornato” (2015) di David Wnendt, sulla presenza di Hitler ai nostri giorni. Ora al cinema dal 1° febbraio troviamo “Sono tornato”, risposta italiana firmata da Luca Miniero (“Benvenuti al Sud”). Il film avanza l’ipotesi della presenza di Benito Mussolini nella società contemporanea, alle prese con un’Italia diversa, chiassosa e confusa. Anche in questa versione forte è la carica satirica, enfatizzata dalle interpretazioni di Massimo Popolizio e Frank Matano.

Due proposte per ragazzi. Anzitutto per gli adolescenti che hanno letto i libri di James Dashner, troviamo “Maze Runner. La rivelazione”, terzo e ultimo episodio della saga diretta da Wes Ball: alto tasso di adrenalina sullo sfondo di un futuro distopico. È invece per i più piccoli l’animazione ucraina “L’Incantesimo del Drago” di Manuk Depoyan, storia avventurosa e con diversi momenti simpatici.

(*) Commissione nazionale valutazione film Cei