«Affidati alla stella!»: 84 mila euro raccolti e cinque progetti finanziati in tutto il mondo

84mila euro raccolti e cinque progetti di solidarietà finanziati in tutto il mondo, dalla Colombia all’Albania. E’ questo il lusinghiero bilancio della campagna del Natale 2017 “Affidati alla stella!”, promossa dal Centro Missionario Diocesano, Telaio della Missione e Ascom Bergamo. I risultati dell’iniziativa sono stati illustrati nella mattinata di giovedì nella sede di via Conventino da don Giambattista Boffi, direttore del Centro Missionario Diocesano e da Giorgio Lazzari, responsabile marketing di Ascom Bergamo: il ricavato verrà quindi devoluto al Patriarcato di Gerusalemme in Terra Santa a sostegno di una scuola dell’infanzia situata a Anjara, piccola città non distante dal confine con la Siria, dove si trova l’unica Porta Santa della Giordania (20 mila euro), a padre Leonardo Raffaini, missionario saveriano in Colombia, per sostenere la formazione e l’accompagnamento scolastico di un centinaio di ragazzi (20mila euro) e al Centro Diurno “Il Cortile di Oznam” gestito dall’associazione omonima nata da un’intuizione della San Vincenzo (25mila euro). A questi progetti si aggiungono altri piccoli, ma importanti, segni di solidarietà: un contributo di 5mila euro alla Cooperativa Ruah per sostenerla nel suo impegno sul territorio e come ringraziamento per la sensibilità da sempre dimostrata (presente anche il presidente Bruno Goisis), 5mila euro alla parrocchia di Shenjin in Albania attraverso i volontari Silvana e Fiorenzo Cortinovis, per accompagnare la pastorale dei ragazzi e dei giovani attraverso la costituzione di un piccolo oratorio, un luogo di incontro in un paese dove la popolazione è molto giovane ma che necessita di strumenti e sostegno. Infine 9mila euro per il premio “Papa Giovanni XXIII” sono stati elargiti a tre missionari bergamaschi: Teresina Caffi delle suore Saveriane, don Gianni Gambirasio, fidei donum in Costa d’Avorio e Ivo Lazzaroni, laico nella Repubblica Democratica del Congo. “Anche quest’anno abbiamo avuto prova della straordinaria generosità dei bergamaschi a cui non posso che dire “Grazie!”- ha sottolineato don Giambattista Boffi- la missione ha coinvolto tantissime persone, centinaia tra amici, volontari, imprenditori, commercianti, studenti, famiglie e istituzioni scolastiche che hanno unito le forze per una collaborazione intensa e positiva”. Tutte le iniziative previste dalla campagna hanno dato il loro contributo. Lo stand a Oriocenter, in particolare, ha realizzato 13.435 euro, l’Iper di Seriate 6.500 euro e 4.997,91 euro per il confezionamento dei pacchi-regalo, mentre la capanna in collaborazione con L’Eco di Bergamo ha totalizzato 4485,52 euro. “Zucchero di stelle”, progetto portato avanti grazie al coinvolgimento dell’Istituto comprensivo di Stezzano, circa 18mila euro. Ma anche l’iniziativa online del “Websolidale-Onlus” ha raggiunto con circa 18mila cartoline (5mila in più rispetto al 2016) la cifra di 18.043 euro con un milione di accessi ai siti www.cmdbergamo.org (350mila) e www.websolidale.org (650mila). A tutto cià si aggiungono i circa 6mila panettoni solidali venduti e il Concerto di Natale, a cui hanno assistito oltre mille partecipanti. “I dati sono molto positivi, ma l’aspetto più importante è rappresentato dal fatto che questo progetto si rinnova di anno in anno e trova un’evoluzione naturale con una serie di appuntamenti divenuti irrinunciabili e in grado di andare oltre i confini del territorio provinciali- ha aggiunto Giorgio Lazzari di Ascom Bergamo- per questo il sostegno della nostra associazione non mancherà anche per le prossime edizioni”. Al termine della conferenza stampa don Boffi ha voluto evidenziare il significato profondo di questa iniziativa, segno concreto dell’azione della Chiesa e del suo spirito di fraternità. “Al di là dei numeri, che sono certamente importanti, il significato più profondo di questa iniziativa sta nella partecipazione di  tante persone attorno a un tema di attenzione alla fragilità e agli ultimi, in un momento storico in cui l’individualismo e la tentazione di chiudersi in casa sembrano prevalere, rappresentando una fobia ancora più forte: qualcuno vorrebbe addirittura togliere la povertà dai nostri occhi- ha spiegato il direttore del Centro Missionario Diocesano- il magistero di Papa Francesco parla di questo 26 volte al giorno e ci spinge ad uscire, con particolare attenzione a questo verbo. Al Santo Padre a volte vorrei chiedere “Verso dove dobbiamo andare?” e sono certo che mi risponderebbe “Verso il Vangelo”. E se si va verso il Vangelo, qualcuno dobbiamo incontrare per strada”.