Studenti attori, scenografi, videomaker: il teatro a Bergamo diventa “Young”

Giovani e teatro: tanti i progetti formativi che sono stati presentati nei giorni scorsi a Casa Suardi in Piazza Vecchia e che hanno visto coinvolti 12 istituti scolastici e 1700 studenti al Cantiere del Teatro, sigla che racchiude le iniziative legate alla stagione di Prosa 2016/2017, organizzate dal Teatro Donizetti in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, con il sostegno di Fondazione Istituti Educativi di Bergamo e con la Direzione Artistica di Maria Grazia Panigada. Come ha sottolineato l’assessore alla cultura Nadia Ghisalberti: “Abbiamo pensato a un’idea di teatro come centro di confronto civile su tematiche contemporanee. I progetti sono stati portati avanti direttamente dai ragazzi, che hanno dimostrato passione e interesse per l’arte teatrale”. Un risultato non indifferente se si pensa che Bergamo è la città che presenta una media più alta di spese in consumi culturali rispetto alle altre città italiane. Dato ancora più positivo se si pensa che dei 137 euro che ciascun cittadino spende in cultura, il 50% viene utilizzato nell’acquisto di biglietti teatrali. L’assessore Panigada ha successivamente illustrato i 4 progetti in cui gli studenti sono stati coinvolti: il progetto Young, il progetto Ivan, il progetto stagione di prosa 2016/2017 e infine il progetto stranieri di seconda generazione. Il primo ha riguardato un percorso attoriale che ha coinvolto diversi ragazzi, i quali, guidati dal regista Fabio Comana, hanno dato vita allo spettacolo “Labirinti”. La seconda iniziativa, rivolta invece ai ragazzi delle scuole e che ha visto coinvolti gli allievi del liceo classico Paolo Sarpi, è consistita in una rilettura inedita del capolavoro assoluto di Fedor Dostoevskij “I fratelli Karamazov”, andato in scena la scorso stagione al Teatro Sociale con la regia di Serena Sinigaglia e la straordinaria interpretazione di Fausto Russo Alesi. Il risultato è consistito nella realizzazione di un video con interviste agli addetti ai lavori e riprese dello spettacolo, oltre alla realizzazione di un’apposita pagina facebook e alla rielaborazione del libretto di sala, come testimonianza del cammino percorso. La prosa come approccio di conoscenza e indagine è stato invece l’aspetto analizzato dagli studenti del Liceo Artistico Giacomo Pio Manzù, i quali all’interno del progetto di alternanza scuola-lavoro, hanno osservato da vicino gli spettacoli di prosa della scorsa stagione, studiando i diversi aspetti degli allestimenti e giungendo alla realizzazione di un docufilm di circa 40 minuti, che ha racchiuso i vari momenti della preparazione di un spettacolo: dalla scenografia, alle interviste agli attori, alla messinscena. Ultimo progetto più a sfondo sociologico, infine, è stato quello ideato dal Liceo delle Scienze Umane Betty Ambiveri di Presezzo con i ragazzi di quarta BLS. Con l’aiuto del fotografo Gianfranco Rota hanno realizzato delle videointerviste agli abitanti dell’isola, prendendo come campione sia i cittadini originari dell’isola bergamasca, sia residenti di origine straniera, rivolgendo a tutti le medesime domande. Ciò che è emerso in fase di montaggio è stato che sul piano dei sentimenti, le risposte date da italiani e stranieri erano simili, ad indicare come certi valori siano universali. “Un’isola” quindi variegata sì dal punto di vista culturale, ma che unisce sul piano delle emozioni creando integrazione e convivenza.

Foto di Gianfranco Rota