«Wow»: a Nembro don Lorenzo Milani è ancora un maestro di stupore

Stupore, condivisione e attenzione educativa: semplici parole che, all’oratorio di Nembro, sono diventate punti cardine del percorso incentrato sulla figura di don Milani.
“Il percorso denominato «Wow» è stato pensato dall’oratorio di Nembro come filo conduttore per la settimana di San Giovanni Bosco. – racconta don Matteo Cella -. Il bisogno avvertito nell’ambiente oratoriale è stato quello di dover rilanciare degli stimoli al fine di motivare la partecipazione alla vita della comunità con un occhio di riguardo verso chi usufruisce dell’oratorio. Da un lato abbiamo i ragazzi perché capiscano che condividere esperienze di senso con i propri coetanei non può che essere un fatto positivo, dall’altro abbiamo gli adulti perché rimotivino l’attenzione educativa che dovrebbe guidarli. La festa di San Giovanni Bosco si riempie così, di anno in anno, di nuovi contenuti e stimoli. La figura di don Milani è stata scelta in abbinamento al tema più ampio dello stupore che per tutta la prima parte del 2018 accompagnerà la vita del nostro oratorio.”
Oltre alle esigenze riscontrate, l’oratorio di Nembro ha scelto di intraprendere questo percorso anche per un’occasione imminente e davvero speciale.
“L’evento forte di questo anno per la nostra comunità sarà l’ordinazione presbiterale di don Manuel Valentini il prossimo 26 maggio – prosegue il curato della parrocchia di Nembro -. In vista di questo grande traguardo per lui e di questo enorme stimolo per tutta la comunità, si è pensato di unificare tutte le proposte pastorali rivolte ai ragazzi sotto il grande tema dello stupore. Ogni vera scelta di vita nasce dalla meraviglia di un incontro, un’esperienza, un’intuizione. La comprensione di sé e della realtà ci portano, poi, alle decisioni responsabili e infine alla configurazione di una scelta vocazionale. Così la vicenda della Scuola di Barbiana è un riferimento unico che unisce sguardo, panorama e libertà.”
Il progetto ha avuto inizio con il campo invernale dedicato agli adolescenti della seconda alla quarta superiore, i quali hanno potuto ripercorre le orme di don Lorenzo Milani tramite i luoghi del suo vissuto e della Toscana.
Durante la Settimana di San Giovanni Bosco, invece, il racconto di don Milani è stato esteso a tutti i ragazzi della catechesi e agli altri adolescenti attraverso alcune attività che hanno permesso di narrare la vicenda sottolineando l’atteggiamento di apertura al mondo con la curiosità e l’intelligenza tipiche della scuola di Barbiana.  Le attività proposte sono confluite in un laboratorio di creatività collettiva che ha avuto come prodotto finale un’installazione raffigurante il motto “I CARE” che resterà presente presso il portico dell’oratorio fino a Pasqua per ricordare che non smette il tempo della responsabilità. “Nel termine inglese <<I CARE>> è racchiuso il senso dell’esperienza di don Milani e anche del progetto educativo che l’oratorio cerca di realizzare ogni giorno – spiega don Matteo -. Il nostro scopo è quello di mettere in evidenza il potere della parola che non solo può richiamare ad altri valori, ma è in grado di trasformare la realtà in maniera non violenta.”
Il percorso, come già sottolineato, punta anche alla partecipazione degli adulti per i quali sono stati organizzati tre eventi culturali promossi dalle ACLI provinciali presso il Teatro San Filippo Neri.
Una proposta del genere non può certo lasciare indifferenti come conferma don Matteo: “La figura di don Milani ha incuriosito tutti. I più giovani l’hanno recepito come un prete attento ai piccoli e dedito a promuovere il bene dei più fragili. I più grandi sono stati molto provocati dalla figura del maestro attento ed esigente e dalle modalità con cui si vivevano l’apprendimento e la crescita a Barbiana. Molti sono stati toccati dalla scelta di un giovane di ricca famiglia di abbandonare una vita agiata e privilegiata per stare dalla parte degli ultimi. È stato molto interessante riscontrare la capacità di don Milani di incidere nell’attualità, soprattutto da parte degli adulti è stata recepita la provocazione di un cristiano capace di impattare sulla società e sulla vita concreta della gente mosso da una vera passione per il Vangelo.”
Il percorso “WOW” ha raccontato una vicenda unica come quella di don Lorenzo che ha dato forma alla sua vita dopo aver incontrato il messaggio di Gesù. La domanda che si sono posti all’oratorio di Nembro dopo aver affrontato questo cammino sorge quasi spontanea, ma la sua risposta sarà da cercare ovunque: “Noi oggi come incontriamo il messaggio di Gesù?”