Senza i nonni come si fa? La società crollerebbe. E’ davvero l’ora di festeggiarli

Quando ero piccola i miei nonni li vedevo poco. Li si andava a trovare ogni tanto, ti chiedevano “come stai, tutto bene a scuola?”, constatavano quanto tu fossi cresciuta, prima d’andar via ti facevano scegliere una caramella da un vasetto di ceramica che inspiegabilmente restava sempre pieno. Fine.

Non ricordo che ci fosse una grande interazione, i genitori ti dicevano di non disturbarli, erano anziani e come tali li percepivi. Ci pensava la mamma a badare a te e tua sorella, oppure le baby sitter.

Sia chiaro, sono assolutamente certa che esistessero moltissimi casi di tutt’altro tipo, ma innegabilmente a casa mia funzionava così: i nonni venivano accuditi, si faceva loro visita senza invadere troppo spazi e tempi, mia madre non si sarebbe mai sognata di chiedere favori e aiuto.

Oggi funziona al contrario. Sono loro, i nonni, ad accudire i nipoti e i figli. E senza di loro la società crollerebbe. Conosco nonne pazzesche, capaci di occuparsi anche di tre o quattro nipoti alla volta tutti i giorni. Le incontri all’entrata dell’asilo e le rivedi all’uscita, le incroci al parco e al supermercato, ti raccontano che sì, in effetti un po’ stanche lo sono, ma per i nipoti questo e altro.

“D’altronde non c’è alternativa. Mia figlia lavora tutto il giorno e suo marito pure”, ti spiegano.

Già, e così si finisce col dare per scontata tutta la loro fatica quotidiana. Sono i bambini, il più delle volte, a riportarti alla concreta realtà dei fatti. “Mamma, cosa facciamo per la festa dei nonni?”. “Festa?!”. “Certo, il 2 ottobre, non ti ricordi? Dobbiamo assolutamente festeggiarli!”. No ragazzi, la mamma è  sempre stata poco affidabile nel ricordare le feste in calendario, soprattutto se sono state introdotte da poco più di una decina d’anni e non esistono dalla notte dei tempi.

Ma lo ammetto, i bimbi hanno ragione, un pensiero va fatto. Un biglietto, un fiore, una torta cucinata insieme, una visita inaspettata nella quel una volta tanto non si consegnino a forza i bimbi alla suocera ma si scambino con calma anche due chiacchiere con lei.

Sono preziosi davvero, i nonni. Non chiedono nulla in cambio, mettono le esigenze dei figli al primo posto, danno un contributo fondamentale alla crescita e all’educazione dei nipoti. Fortunato chi li ha. Fortunato chi può correre ogni giorno ad abbracciarli.