Le antiche tradizioni dei pastori in un festival: incontri e mostre in Città Alta

E’ tornato questo fine settimana il Festival del Pastoralismo, giunto alla sua quinta edizione e che racchiude diversi momenti importanti, come la transumanza dei bovini avvenuta domenica 28 ottobre lungo le Mura Venete. Una pratica ancora in uso e che fa parte della tradizione della nostra terra. Portata avanti dai bergamì, allevatori casari della nostra tradizione, questi ultimi sono stati anche protagonisti di una mostra inaugurata sabato 27 ottobre alle ore 18 a Porta Sant’Agostino. La giornata domenicale è stata scandita da diversi eventi, infatti oltre alla transumanza degli animali d’allevamento, non sono mancate attività di intrattenimento, come un mercatino aperto a tutti, degustazioni, attività ludico-didattiche e una dimostrazione di lavoro di cani da pastore. Ma gli appuntamenti non finiscono qui, infatti proseguono con la settimana successiva, il 2 novembre con la proiezione del documentario “Pane di vento” sulla tradizione agricola e alimentare della montagna lombarda e domenica 4 novembre, quando sarà la volta dell’evento “Stracchinando sulle Mura Venete”, durante il quale ci si dedicherà alla degustazione di formaggi tipici delle Orobie, guidati da maestri assaggiatori ONAF Bergamo. Infine, dalle ore 12 street food con polenta taragna e taglieri di formaggi in Piazza Mascheroni. I momenti di incontro con la tradizione e di condivisione proseguono poi venerdì 9 novembre con la proiezione del film “Santiago nato libero” di Bepi Rottigni, documentario realizzato in collaborazione con il comune di Gandino e la comunità del mais spinato. Sabato 17 novembre si conclude la kermesse degli appuntamenti con un laboratorio alle ore 10 presso la Porta Sant’Agostino, incentrato sulla decorazione dei collari di cuoio dei campani da pascolo a cura del prof. Giovanni Siro Mocchi. Un festival, quello del pastoralismo, che come ha sottolineato l’assessore all’ambiente di Bergamo Leyla Ciagà: “permette di osservare da vicino il mestiere del pastore, che oggi seppur con difficoltà permane nelle nostre zone. Grazie alle numerose iniziative del festival sarà possibile capire in maniera più diretta cosa significhi la vita pastorizia”.