La Svolta, lo spazio di ascolto che aiuta gli uomini violenti a cambiare

L’essenza è custodita nel nome: La Svolta. Cambiare il comportamento degli uomini violenti, ponendo fine ai soprusi. Nella lotta alla violenza contro le donne, Bergamo sperimenta un nuovo modello, un nuovo approccio, un punto di vista. Prova a farlo lo Spazio de La Svolta, il primo «spazio di ascolto per uomini maltrattanti» attivo in terra orobica, inaugurato proprio nella settimana che conduce alla Giornata mondiale del 25 novembre.
Ancor prima dell’inizio delle attività, già un uomo s’è rivolto al numero di telefono dello spazio portando la propria storia di uomo incline alla violenza contro le donne. Quel contatto è il primo passo sulla strada del cambiamento.
«Il senso del nostro impegno è quello di contrastare nettamente la violenza, prendendola di petto con un’ulteriore modalità: far prendere consapevolezza agli uomini violenti dei loro soprusi nei confronti del partner – spiega Arturo Rota a nome dell’associazione La Svolta che promuove lo spazio -. È un lavoro possibile, consiste nell’educare la persona a non contemplare solo la violenza come metodo di relazione».
Il metodo viene dalla Norvegia, alle spalle ha anni di studi scientifici e ormai propone una trentina di centri sparsi in tutta Italia. A Bergamo inizialmente saranno sette gli operatori, cinque uomini e due donne, formati al Centro di ascolto uomini maltrattanti sotto la supervisione di Michele Poli; forte è la collaborazione con il Centro antiviolenza Aiuto Donna, storica realtà bergamasca. «La violenza è una scelta: in buona parte dei casi, l’uomo esercita violenza perché non conosce altre modalità di relazione – prosegue Rota -. Renderlo consapevole che la violenza è uno sbaglio, che ha conseguenze pesanti sulla persona su cui è esercitata, permette all’uomo di capire che le modalità relazionali devono essere diverse. Occorre educare gli uomini a comprenderlo».
Un percorso di accompagnamento per superare una piaga della società. «Abbiamo messo a disposizione un numero di telefono a cui si può rivolgere chiunque se la senta. Lo abbiamo diffuso in tutti i servizi del territorio che sono in campo per contrastare la violenza sulle donne, dall’Ats agli assistenti sociali e alle forze dell’ordine – prosegue Arturo Rota -. Siamo nati con la volontà di collaborare proprio all’interno di questa rete territoriale, per far capire che ora a Bergamo esiste un’ulteriore possibilità. La sensibilità sta aumentando: l’intervento sugli uomini porta a dei benefici, a delle risposte».
In concreto, approfondisce Rota, chi si rivolge a La Svolta «avrà dei primi incontri individuali con i nostri operatori: la finalità è quella di creare gruppi di incontro, e attraverso questi gruppi di incontro, lavorare sulla condivisione e sulla circolarità dell’esperienza della violenza». Al centro c’è la persona, «si lavora sulla persona, sulla consapevolezza e sull’assunzione di responsabilità – rimarca Rota -. Gli studi attualmente in corso ci dicono che i risultati di questo metodo sono incoraggianti, tanto che sta aumentando l’attenzione, anche su richiesta delle vittime stesse: cosa si può fare per lui?, è la domanda. Bergamo si propone come una città che accoglie l’appello e dà risposta».

Un incontro per la città

L’associazione La Svolta si presenta alla città questa sera, giovedì 22 novembre, in un appuntamento di conoscenza e riflessione. Alle 20,30, all’auditorium di piazza Libertà di Bergamo, l’associazione La Svolta e il Centro Aiuto Donna, in collaborazione con Lab 80, proporranno la proiezione in anteprima assoluta del cortometraggio Un uomo, oggi, realizzato per Aiuto Donna dal regista Alberto Nacci.
Al termine del corto spazio al dialogo tra Fabio Chiassi e Maria Teresa Heredia, presidente e vicepresidente de La Svolta, Oliana Maccarini di Aiuto Donna, il regista Alberto Nacci, gli attori del film, Michele Poli, presidente del Centro ascolto uomini maltrattanti di Ferrara, e il pubblico bergamasco. A moderare la serata sarà Max Pavan, giornalista di Bergamo Tv.

Info utili

Lo Spazio ascolto uomini maltrattanti di Bergamo ha sede provvisoria in uno studio privato in città.
Riceve su appuntamento tramite il numero di telefono 391/3889213, con segreteria telefonica attiva 24 ore su 24; la mail è segreteria@lasvolta.org.
Ulteriori informazioni si trovano sul sitowww.lasvolta.org.