E se Santa Lucia incontrasse Babbo Natale? L’incanto della storia in un libro

Santa Lucia ha un aspetto vezzoso e un po’ retrò con grandi occhiali scuri cat-eye (occhi di gatto), un foulard giallo e rossetto rosso brillante nel libro di Noemi Vola – scrittrice piemontese –  e Andrea Antinori – illustratore bolognese -, pubblicato da Corraini. Nessuno dei due autori da bambino ha vissuto la magia della notte del 13 dicembre, perché entrambi vivono in zone dove la santa “non passa” per portare doni ai bambini, com’è invece tradizione in gran parte della Lombardia, e in particolare nella Bergamasca. Qui immaginano che in notte d’inverno Babbo Natale incontri Santa Lucia: una specie di summit natalizio. Accade che, supportati dal tifo di renne, elfi e asini, si spartiscano i territori: Santa Lucia porterà i regali a tutti i bambini di una zona non meglio definita che si estende per gran parte della Pianura Padana, Babbo Natale coprirà il resto. L’arrivo di Santa Lucia, che è cieca, esige il rispetto di una rigida etichetta: la richiesta dei regali va inoltrata tramite missiva, con gentilezza e con il giusto anticipo, con qualunque mezzo a disposizione: messaggi in bottiglia, email, piccione viaggiatore, e (vabbé) anche la posta ordinaria. L’accoglienza deve essere curata nei minimi dettagli, dalla scelta dello spuntino notturno, perché la santa gradisce pietanze golose e ben cucinate, in particolare i biscotti di pastafrolla, all’impiattamento… e poi “non bisogna essere impazienti, tutti a dormire presto, altrimenti saranno guai grossi”. Una grande eccitazione precede l’arrivo della Santa: non solo i bambini, ma tutta la città è contagiata dall’emozione. Santa Lucia parte quando cala il buio, si spengono le luci e nelle camerette dei piccoli si accendono i sogni, e arriva nel pieno della notte (sempre che trovi parcheggio). Il libro immerge i lettori, grandi e piccoli, nell’atmosfera giocosa e luminosa dell’attesa, ripercorrendo attraverso un testo semplice, allegro, ironico i capisaldi di una tradizione sempre viva che unisce generazioni diverse. Piccoli e grandi legati dal filo rosso del desiderio, del sogno, dell’attesa incantata, con lo sguardo puntato verso il cielo