Unicef, da 72 anni dalla parte dei bambini più fragili

Da settantadue anni dalla parte dei più deboli, per tutelare e salvaguardare i diritti dei bambini di tutto il mondo. È questo lo scopo vitale dell’ UNICEF: creare le condizioni necessarie affinché i giovani membri della società possano svilupparsi «fisicamente, mentalmente, moralmente, spiritualmente e socialmente in modo sano e normale e in condizioni di libertà e dignità».

Nato dalle ceneri della seconda guerra mondiale, all’indomani di una delle più buie pagine nella storia dell’umanità, l’UNICEF venne istituito l’11 dicembre del 1946. Inizialmente, come organizzazione temporanea dedicata al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini per salvaguardare una categoria che, pur estranea ai combattimenti, è stata fortemente esposta ai pericoli e alle privazioni che un periodo di belligeranza inevitabilmente comporta: dalla penuria di alimenti e beni di prima necessità alla mancanza di occasioni di gioco consone alla tenera età. Tutte difficoltà materiali, che hanno costretto i bambini, il più delle volte abbandonati a loro stessi, a diventare adulti anzitempo, andando incontro ad un’esistenza estremamente dura.

Successivamente, nel 1953, dopo che le emergenze più urgenti erano state affrontate e nel mondo cominciavano a vedersi i primi confortanti effetti della pace, l’ONU decise di dedicare ai problemi dei più piccoli un’attenzione costante, istituendo in tal senso il Fondo delle Nazioni Unite per i bambini (United Nations children’s fund), indicato tutt’oggi con l’acronimo di UNICEF.

Sulla base dei seguenti obiettivi, a tale ente venne riconosciuta una larga autonomia. L’UNICEF, la cui sede si trova a New York, è attualmente sotto l’egida di Henriette H. Fore, la quale gestisce, assieme al Consiglio esecutivo, il funzionamento dell’organizzazione, decidendo tempi e modi in cui i diversi problemi dei bambini vanno affrontati e risolti.

Con le risorse di cui dispone, provenienti da privati come da enti pubblici, il fondo promuovere politiche e progetti di assistenza ai membri più giovani delle società in ben 160 paesi.

Nel 1965 la comunità internazionale ha riconosciuto i meriti dell’UNICEF assegnando a quest’istituzione il premio Nobel per la Pace. Inoltre, per favorirne l’intensa attività  l’ONU ha elaborato e approvato la Convenzione sui diritti dell’infanzia. Nonostante ciò, le condizioni disagiate, e spesso drammatiche, in cui vivono ancora oggi moltissimi bambini del mondo sono ben lontane dall’essere state superate. Le bombe in Siria, l’ebola in Congo, le mine in Angola o la fame in Argentina sono solo alcuni esempi dei problemi a cui deve far fronte l’UNICEF quotidianamente, in una lotta continua contro il male, per stare, sempre, dalla parte dei più piccoli.