Padre nostro, di Pietro, di tutti

In questi giorni il quotidiano “Avvenire” e un sito on line riportano la notizia di un Padre Nostro speciale che una mamma ha dedicato al figlio.

Questa mamma si chiama Cinzia, appartiene alla mia comunità di Grumello del Monte, e il figlio Pietro, ragazzo con sindrome di Down, è un animatore del nostro CRE; abitano nel nostro paese con papà Antonio, profondo conoscitore del mondo della disabilità e molto attivo su queste esperienze, e con la sorella maggiore Irene.

Papà Antonio, mamma Cinzia e Pietro

Desidero ringraziare Cinzia per avermi dato la possibilità di ridire con le mie parole la sua esperienza. Tutto ha avuto inizio dal desiderio di Cinzia di lasciare a Pietro un libro con il Padre Nostro. Il percorso di realizzazione è stato discontinuo e in alcuni momenti si è interrotto anche se non mancava l’entusiasmo.

Cinzia ha affermato, con un’espressione assai efficace, che “l’acqua sorgiva era diventata per lei palude stagnante.” Eppure, sentiva fortemente che solo lei, da mamma, poteva fare questo regalo a Pietro. Scrive Cinzia che “mettere a fuoco questa consapevolezza e risentire determinazione e slancio per riprendere in mano il mio progetto è stato un tutt’uno”. Da qui l’intuizione vincente: chiedere aiuto all’amica Giuliana Martina. Da quel momento il sogno iniziale comincia a prendere forma.

Grazie all’impegno di Cinzia e Giuliana sul testo e nella scelta delle immagini e alla collaborazione di Antonio che ha curato la grafica e la traduzione in simboli, il libro per Pietro è venuto alla luce.

Il trionfo dei simboli e delle immagini

Un’opera splendida finalizzata alla facilitazione della possibilità di ascolto della lettura ad alta voce. La traduzione in simboli utilizza il modello inbook sviluppato dal Centro sovrazonale di Comunicazione aumentativa del Policlinico di Milano. È un modello che pone grande attenzione nel rappresentare in simboli tutti gli elementi della lingua e, proprio come la lingua, è dinamico: con il crescere delle conoscenze, degli studi e delle buone prassi linguistiche, comunicative e percettive, cresce la possibilità di predisporre materiali sempre più ricchi e capaci di affrontare anche temi complessi. Grazie all’impegno di Cinzia, Pietro, che non ha accesso al codice alfabetico, ha ricevuto il suo dono: poter approfondire quelle parole che parlano a tutti.

Il testo in simboli è accompagnato dalle splendide illustrazioni dipinte da don Giuseppe Sala, sacerdote diocesano e artista nativo di Grumello del Monte.

Per accompagnare Pietro nella preghiera, Cinzia e Giuliana si sono messe in ascolto lasciando affiorare “parole ritrovate, parole inattese, poche parole chiare, precise, evocanti… certamente volute da noi, eppur venute da sole”.

Cinzia ha voluto stampare solo qualche copia, per Pietro e alcuni amici, ma, alla vista dell’opera, la dottoressa Antonella Costantino, neuropsichiatra e coordinatrice del Centro sovrazonale di Comunicazione aumentativa, cogliendone le potenzialità, ha deciso di dare al libro maggiore diffusione, donandone anche una copia all’arcivescovo di Milano Mario Delpini e inviandone una copia al Papa.

Ho imparato un po’ di più a pregare

Sfogliando il testo, personalmente, ho raccolto la testimonianza di un’esperienza d’amore di una famiglia per Pietro, dono grande per loro e per la nostra comunità. E ho imparato un po’ di più a pregare. Mi ha commosso leggere, dopo le parole di Gesù “sia fatta la tua volontà”, le parole di Cinzia: “la tua volontà è attraversare la vita in braccio a Te”.

Grazie mamma Cinzia, perché questo regalo non l’hai fatto solo a Pietro, l’hai fatto anche a me e a chi avrà la grazia di pregare con il tuo libretto.

Mi permetto una conclusione speciale: possiamo impegnarci perché questo libretto trovi accoglienza in una casa editrice che lo pubblichi? Pensate che dono sarebbe per tutti poter dire “Padre nostro” con un linguaggio diverso, ma sempre con quell’amore eterno che lega il Figlio al Padre.