Gioele Dix al Teatro Sociale con Cita a Ciegas: un thriller sulle strade di Buenos Aires

Nasce da un intreccio di incontri casuali intorno a una panchina «Cita a Ciegas» (nella traduzione letterale “appuntamento al buio”) in scena al Teatro Sociale di Città Alta a Bergamo da giovedì 10 a sabato 12 gennaio (ore 21), nell’ambito della Stagione di Prosa al Sociale della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo. Il testo è del drammaturgo e scrittore argentino Mario Diament, con traduzione, adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah. In palcoscenico: Gioele Dix, Laura Marinoni, Elia Schilton, Sara Bertelà, Roberta Lanave. Scenografia di Gian Maurizio Fercioni, luci Camilla Piccioni, costumi Nicoletta Ceccolini, musiche Michele Tadini. Produzione Teatro Franco Parenti e Fondazione Teatro della Toscana. Durata 2 ore e 5 minuti senza intervallo.
«Cita a Ciegas» (come sottotitolo “Confidenze fatali”) è il testo di Mario Diament più rappresentato nel mondo: un thriller appassionante, giovato su un avvincente intreccio di incontri apparentemente casuali dove violenza, inquietudine e comicità serpeggiano dentro rapporti d’amore. La vicenda ruota attorno a un uomo cieco (Giole Dix), che sta seduto su una panchina di un parco a Buenos Aires: è un famoso scrittore e filosofo, la cui figura è chiaramente ispirata a Jorge Luis Borges, che era solito godersi l’aria mattutina. Quella mattina, la sua meditazione viene interrotta da un passante (Elia Schilton), un bancario in crisi di mezza età: da qui, una serie di incontri e dialoghi svela legami sempre più inquietanti, misteriosi e a tratti inaspettatamente divertenti che coinvolgono altri tre personaggi, una giovane scultrice di cui è innamorato il bancario (Roberta Lanave), una psicoterapeuta (Sara Bertelà) e la sua paziente (Laura Marinoni), che poi si scoprono essere rispettivamente moglie del bancario e figlia della scultrice.
Considerato il capolavoro di Diament, Cita a Ciegas è stato per cinque anni in cartellone a Buenos Aires e in molti teatri del Centro e Sud America (Venezuela, Colombia, Perù, Panama, Messico, Repubblica Dominicana). Negli Stati Uniti è invece andato in scena a Miami, Washington, Dallas, Arizona e New York, mentre in Europa è stato rappresentato a Parigi, Stoccolma e in Ungheria; nel 2019 è prevista una produzione spagnola a Madrid. In Italia la sua messa in scena è firmata da Andrée Ruth Shammah: per lei la scoperta del testo di Diament è stato un vero e proprio colpo di fulmine. «Cita a ciegas è un testo che è stato rappresentato ovunque», racconta la regista, «Mario Diament, che io amo chiamare “Diamante Diabolico”, ha costruito questa storia con un rigore assoluto, in un insieme di rimandi, coincidenze. Costruisce un meccanismo perfetto, un mondo che prende forma al di là delle parole, della pagina. Volevo sottolineare questa capacità del testo di andare dentro la vita, e oltre la realtà»
«Cita a ciegas è un testo che richiede di andare dentro la vita», afferma ancora Andrée Ruth Shammah, «L’abilità sta nel trasformare tutte quelle cose che non sono visibili, tangibili, che non hanno corpo – come i pensieri, le intenzioni del personaggio – in qualcosa di concreto, riconoscibile nei corpi, nell’intonazione. La vera difficoltà è stata trovare il modo di piegare le battute per portare alla luce l’altro lato dei personaggi, quell’emozione, quel mondo interiore che doveva uscire dalla loro interiorità e diventare percepibile, insomma farsi carne, corpo, voce».
Foto di © Luca del Pia