Monsignor Achille Sana, educatore aperto alle novità. Il ricordo a un anno dalla morte

Una Messa per ricordare monsignor Achille Sana nell’anniversario della morte. L’appuntamento è per venerdì 25 gennaio alle 18 nella cappella del Collegio vescovile Sant’Alessandro.Nessuno degli studenti ora frequentanti la nostra scuola – spiega il professor Eugenio Donadoni – ha potuto conoscere monsignor Achille Sana, essendo stato preside dal 1984 al 2009 e rettore dal 1977 fino al giugno del 2011. Ci ha lasciato il 26 gennaio 2018. Forse qualcuno ricorda la sua presenza durante la concelebrazione presieduta dal vescovo per la nostra messa di  Natale nel dicembre del 2017. Già molto malato, aderì all’invito di don Luciano Manenti, rettore del collegio, di poter condividere con noi la gioia che si respira ogni anno in questo momento comunitario. Vogliamo ricordare l’anniversario della sua morte con una concelebrazione nella Cappella della scuola alle 18 di venerdì 25 gennaio. Sappiamo che saranno molti gli ex allievi e gli ex docenti che aderiranno all’invito. La strada segnata dalla sua presenza in questa scuola è un solco nel quale si coniugano con estrema facilità il desiderio di formare delle menti e di educare dei cuori”. La celebrazione sarà animata dal Coro delle mamme con la partecipazione straordinaria dell’ex allievo il maestro Alex Esposito, cantante lirico di fama mondiale. In occasione dell’anniversario il collegio ha anche preparato un libretto che ripercorre la biografia e il pensiero di monsignor Sana,  con molte testimonianze di gratitudine dei suoi ex allievi, confratelli, docenti, amici del collegio e di persone che l’hanno conosciuto. Viene ricordato tra gli altri il volume “Don Sana, una vita per la scuola” del suo ex allievo e nostro collaboratore Federico Biffignandi: “Volevamo che restasse qualcosa di un personaggio così illustre e stimato – spiega l’autore – così abbiamo pensato di trasmettere il suo pensiero, affrontando i temi a lui cari, come la scuola, la fede, la psicologia, ma anche la montagna. Don Sana aveva una fede profonda e un rapporto molto stretto con Dio, quasi umano. Era un uomo rigoroso, dottrinale, ma allo stesso tempo dotato di una grande umanità”.