Che cos’è la legalità? Gli studenti a lezione dalla Guardia di Finanza

Legalità è una parola che ha molte sfaccettature, e lo hanno scoperto nei giorni scorsi gli studenti delle classi quinte del liceo linguistico Falcone di Bergamo, partecipando alla settima edizione del progetto “Educazione alla legalità economica”. L’iniziativa ha visto coinvolti la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bergamo e l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo. I temi affrontati sono stati il rispetto della legalità attraverso l’illustrazione dei principali reati economici, seguiti da un approfondimento su come si può entrare a far parte del corpo della Guardia di Finanza, fino a una dimostrazione pratica con un cane antidroga durante uno dei suoi addestramenti, che ha visto coinvolti anche i ragazzi in prima persona. Un intervento, quello dei finanzieri, che non si limita solo a intervenire in caso di evasione fiscale come comunemente si può pensare, ma che agisce anche in numerose altre situazioni, come nel caso del soccorso di montagna o nel controllo del contrabbando o dello spaccio di stupefacenti. Come ha poi evidenziato il capitano Tommaso Di Meo: “Un altro nostro campo di intervento è quello del contrasto alla contraffazione. Un oggetto si definisce contraffatto se viene prodotto illegalmente, imitando in molti casi il marchio originale. Prodotti di questo genere possono essere molto dannosi non solo per l’economia e per le imprese sane, che in questo modo, a causa della concorrenza rischiano di fallire, ma ne viene danneggiato anche il consumatore, in quanto questi prodotti non sono sicuri. Spesso infatti possono rivelarsi dannosi per la nostra salute, in quanto possono contenere sostanze tossiche e illegali”. Argomento che ha sicuramente affascinato e interessato i giovani studenti, i quali hanno chiesto informazioni aggiuntive su altri aspetti del lavoro del finanziere, come le modalità di intervento per fermare e scoprire gli spacciatori e le pene che i malfattori dovranno poi scontare. Il maresciallo Antonio Mudu, responsabile delle unità cinofile di Bergamo e Brescia ne ha quindi approfittato per introdurre il tema dei cani antidroga, da tabacco, da ricerca di persone e da valuta. Ha spiegato come il cane fin da cucciolo, quando viene addestrato, impara a riconoscere l’odore di ciò che poi si andrà a ricercare durante le indagini, come la droga, le banconote o il tabacco di contrabbando. Questi odori vengono riprodotti su un manicotto che costituisce il gioco del cane. In questo modo il cane, assocerà quell’odore al suo manicotto giocattolo e ogni volta che lo sentirà nell’aria correrà in quella direzione scovando così i malfattori. Un gioco per il cane poliziotto ma un’arma importante per sconfiggere il malaffare e la malavita. Ultimo punto affrontato, come entrare a far parte del corpo della Guardia di Finanza. L’accesso è tramite concorso pubblico e si dovranno affrontare alcune prove di cultura generale, fisiche e psicologiche. Per entrare con il grado di ufficiale è poi necessario frequentare l’Accademia della Guardia di Finanza, che a Bergamo vanta una lunga tradizione. Un grande in bocca al lupo quindi a tutti i ragazzi e le ragazze che vorranno intraprendere questo percorso.