Pace per la Terra Santa: una veglia di preghiera all’abbazia di Fontanella

Sono passati quindici anni da quando le suore del Caritas Baby Hospital di Betlemme lanciarono un appello in tutto il mondo guardando la prima lastra di cemento del muro israeliano venire innalzata proprio davanti al loro istituto: pregate per noi, pregate con noi davanti a questo muro.
Era il primo marzo 2004 e oggi quel grido risuona forte come allora, perché non è stato dimenticato. Nel triste anniversario che ricorda la nascita della così detta “barriera di difesa”, secondo il governo di Israele, “muro di apartheid” per i palestinesi, si prega in tutto il mondo per ricordare che in Terra Santa sì, esiste davvero un muro di cemento alto 8 metri che serpeggia per più di 700 chilometri, lacerando una terra in due, dividendo famiglie e creando ferite difficili da sanare, ma anche per non arrendersi alla violenza e alle sue diverse forme, invocando invece la pace, un desiderio ancora possibile da realizzare.
Sul suolo bergamasco la veglia di preghiera in comunione con i cristiani di Terra Santa è stata organizzata dai gruppi e dalle associazioni che nel territorio sono attenti al conflitto israelo-palestinese, impegnati in progetti di sensibilizzazione alla pace, alla non violenza e al rispetto dei diritti umani: l’associazione La Tenda di Amal Onlus, i gruppi Kairos e Longuelo Terrasanta, le parrocchie di Ambivere, Mapello, Valtrighe, Cenate Sotto, Longuelo e Campagnola, la comunità di San Fermo, il Centro Missionario diocesano, l’Ufficio Migranti, l’Ufficio Pastorale sociale del lavoro della Diocesi di Bergamo, Acli e il gruppo Aeper.
Quest’anno è stata fatta una scelta molto precisa: invocare la pace attraverso la voce di scrittori israeliani che, dalla loro terra, al di qua del muro, hanno detto no alla violenza, raccontando le sofferenze dei palestinesi e opponendosi alla politica di Israele. Le parole e i testi di David Grossman, Amira Hass e Amos Oz saranno fatti risuonare come testimonianza di scelte di vita non violente, di tentativi di percorrere strade diverse dall’odio e di segni di speranza per una pace possibile, nonostante tutto.
I testi saranno letti da Francesco Porfido, intervallati dalla musica di Filippo Manini all’organo e Nik Baracchi alla chitarra elettrica.
L’appuntamento è per venerdì 1 marzo, alle 20:30, all’Abbazia di San’Egidio di Fontanella, a Sotto il Monte.