Le unità pastorali nella diocesi di Bergamo: 24 per 102 parrocchie. La collaborazione, una scelta vincente

A poco più di dieci anni dall’istituzione della prima Unità pastorale, la diocesi di Bergamo vede oggi costituite 24 Unità pastorali, che coinvolgono più di un quarto delle 389 parrocchie esistenti. Il 2018 ha visto la nascita delle Unità pastorali delle Valli Averara, Olmo e Stabina, di Alzano, di San Pellegrino e di Gandino e per altre tre è prevista l’istituzione nel 2019. Le 102 parrocchie riunitesi in Unità pastorale sono tutte di piccole e medie dimensioni e tutte con meno di 5000 abitanti. «Questa forma di collaborazione fra parrocchie – spiega monsignor Lino Casati, vicario episcopale per le Unità pastorali – cerca di ovviare, per le comunità più piccole, a problemi di carenza in termini di soggetti e risorse pastorali. Nelle parrocchie con un numero più consistente di abitanti la collaborazione istituita risponde soprattutto alla necessità di dare vita a forme di parrocchie che meglio esprimano la comunione ecclesiale fra comunità nella testimonianza di una Chiesa che voglia essere sempre più missionaria”. Moderatore, équipe pastorale e progetto pastorale sono i tre elementi che caratterizzano l’Unità pastorale.”Non possiamo definirla semplicemente una collaborazione occasionale o un’applicazione secondo le necessità, – precisa monsignor Casati – ma si tratta di una collaborazione organica attorno ad un’idea condivisa, una collaborazione stabile e continuativa che supera l’avvicendamento dei sacerdoti o i bisogni del momento e viene istituita con un decreto”. L’istituzione ufficiale è preceduta da un cammino di preparazione compiuto da laici e sacerdoti insieme. “L’avvio può prendere vita da collaborazioni effettive già in atto dal punto di vista pastorale oppure può partire dalla situazione legata alla presenza dei sacerdoti sul territorio, che sono in evidente diminuzione”. Il passaggio all’Unità pastorale non manca di resistenze. “E’ sempre un passaggio importante e decisivo. – dice il Vicario episcopale – Il timore delle parrocchie più piccole è spesso quello di essere fagocitate da quelle più grandi. Qui vanno curati in modo particolare il dialogo e la condivisione delle proposte perché non sia mai un cambiamento calato dall’alto, ma faccia nascere il confronto attorno ad un progetto unico che valorizzi tutte le parrocchie. E’ un modo per vivere pienamente la fraternità fra parrocchie, favorendo una forma di parrocchia aperta alle parrocchie vicine. L’Instrumentum Laboris, pubblicato nel marzo 2013, propone un modello, ma il modo di applicazione riflette la grande varietà delle parrocchie, la loro tradizione e la loro creatività pastorale”.