Detective per caso: un film per cambiare prospettiva sulla disabilità

Più che le disabilità, mostrano abilità straordinarie gli attori di «Detective per Caso», film diretto da Giorgio Romano. Una commedia «gialla» con un forte messaggio sociale: il film, infatti, conta tra i suoi protagonisti attori disabili e normodotati, che lavorano fianco a fianco. Non è un’operazione improvvisata, gli attori infatti si sono formati all’Accademia “Arte nel cuore”, che da 13 anni offre la possibilità di esprimersi artisticamente anche a persone «diverse». Un film leggero, divertente, che non parla di disabilità, nata da un’idea di Daniela Alleruzzo. Il suo scopo è innescare una piccola, grande rivoluzione culturale, creando una mescolanza positiva e arricchente tra abilità diverse. Accanto ai giovani attori con disabilità compaiono grandi nomi del cinema italiano, come Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Claudia Gerini, Valerio Mastandrea e Lillo, che hanno accettato di partecipare, anche solo con camei, a questo grande progetto. La presidente dell’Accademia Daniela Alleruzzo afferma: «Questo film per noi rappresenta la vera mission della nostra Accademia: dare a persone che in molti chiamano speciali, o diversi, la possibilità di esprimersi artisticamente. In “Detective per caso” sono loro i veri protagonisti, e gli spettatori, che siamo sicuri saranno numerosissimi, non faranno più caso al loro status. Perché sono attori, cantanti veri. Ma soprattutto persone vere».

Al centro del storia ci sono Giulia e Pietro, due ragazzi inseparabili. Insieme alla loro esuberante comitiva di amici si ritrovano ogni sera per commentare le ultime novità. Un giorno però Pietro nota Marta, una ragazza con problemi di droga perseguitata da persone che la ricattano per soldi. Lui le si affeziona, scatenando la gelosia di Giulia che comincia ad essere preoccupata che l’amico si cacci nei guai. La sua previsione si avvera quando Pietro viene coinvolto in una rapina e scompare nel nulla. Giulia metterà insieme una squadra per risolvere il mistero e finalmente realizzerà il suo sogno di diventare una detective come quelle che ha sempre ammirato in TV. Il film non ha avuto una distribuzione “tradizionale” ed è comparso nelle sale soltanto per due giorni, il 18 e 19 marzo: siamo certi, però, di rivederlo presto nelle sale d’essai oppure in quelle degli oratori. Può essere un ottimo punto di partenza per cambiare prospettiva sui temi legati alla disabilità e sull’integrazione di abilità diverse in una comunità.