Erica Villa racconta: «I miei animali domestici sono amici davvero speciali»

Ricordo con affetto le meraviglie della mia infanzia. L’ho trascorsa a Levate in un paese della bergamasca. Con tanta nostalgia nel cuore, vi racconto che sono una ragazza che è cresciuta in compagnia degli animali. Sul balcone di casa avevo un usignolo giapponese. Cantava tutto il giorno e non vi dico quando mi riconosceva… lo si sentiva fino in fondo alla via.

Un usignolo giapponese

Con mamma aveva un rapporto speciale, era lei che si prendeva cura di lui, per questo non vi nascondo il fatto che è stato incredibile vedere la fiducia che provava nei suoi confronti. Sono passati tanti anni, però quell’usignolo ha dato il via della mia fantastica vita. Crescere con gli animali, ti aiuta, ti apre la mente e, secondo me, diventi più sensibile.

Mio padre e i bracchi tedeschi

Mio papà adorava la caccia e per andarci aveva bisogno dei cani per quell’hobby. Quando ero piccola aveva Tobi un bracco tedesco che appena riconosceva il motore della macchina di mio papà, scodinzolava felice. Mio papà lo addestrava ed era abbastanza un fischio al massimo due, per fare in modo che tornasse da lui. Poi, dopo un po’ di tempo, Tobi è morto.

Passa un po’ di tempo e mio papà si mette alla ricerca di un altro cane e così facendo ne sono arrivati due: Eros e Puma, altri due bracchi tedeschi. Ha trattato Eros e Puma allo stesso modo di Tobi.

Poi purtroppo mio papà è venuto a mancare e per un periodo ha dovuto prendersene cura mia mamma e li tenevamo nel recinto, ma loro appena sentivano uno sparo nel periodo di caccia, avevano voglia di uscire. Per questo motivo, mamma è stata costretta a regalarli. A mali estremi, estremi rimedi.

Neve, dolcissima barboncina toy

A pochi mesi dalla morte di mio papà, più precisamente il 21 dicembre 2006, mamma ha mantenuto la sua promessa: mi ha regalato una cagnolina, è una barboncina toy e si chiama Neve. E’ la mia accompagnatrice. In casa cammino e lei mi segue in qualsiasi posto devo andare.

La mattina mi corre incontro e mi riempie di baci… è speciale!

Il canarino Titty

Il 10 ottobre 2018 mio zio Alberto, amante anche lui degli animali, passione tramandata da mio nonno, mi ha regalato un canarino bianco e giallo. Il suo nome è Titty.

Dalla mattina presto fino a quando fa buio, canta cinguettando, come per regalarmi una canzone diversa ogni giorno. Chiama gli altri uccellini e poi inizia la giornata felice. Quando scrivo, spengo la musica e sentendo le serenate che fa, mi calo in una profonda ispirazione. Starei ore ed ore ad ascoltarlo incantata. Il suo cinguettio è un purificatore per l’anima. Mia mamma è colei che lo pulisce e lo nutre. Lo saluta e lui ricambia. In un certo senso è come se parlassero. Fenomenale! Grazie zio!

E poi dicono che gli animali non sono intelligenti…Sono gli amici più fedeli delle persone.