Associazioni, scuole, gruppi: anche a Bergamo i punti di pace

Su Google Maps siamo abituati a cercare ristoranti, negozi, alberghi, distributori di benzina. Luoghi quotidiani, ordinari. Se ci fosse invece la possibilità di cercare qualcosa stra-ordinario? Qualcosa che sembra addirittura in controtendenza? Una mappa virtuale di questo tipo esiste e si chiama Punti di Pace. Basta un semplice clic sul sito giovanipace.org per scoprire le molteplici realtà che a Bergamo e in provincia si stanno adoperando per fare del bene.

E’ un’iniziativa nata dagli appuntamenti dei Giovani della Pace iniziati all’Arsenale di Torino. I localizzatori segnati sulla mappa raccontano di iniziative presenti sul territorio che si mettono in gioco per il bene comune. Associazioni, oratori, gruppi di amici: tutti possono diventare dei Punti di Pace, basta iscriversi con una semplice descrizione e una foto sul sito giovanipace.org nella sezione “Punti di Pace”.

Le realtà bergamasche registrate sin ad ora sono tante, ma soprattutto molto diverse tra loro a testimoniare il fatto che tutti possono fare del bene. Tutti si possono spendere lavorando per pace, economia e giustizia, ambiente, educazione, ricerca scientifica e tecnologia, cultura e informazione, bellezza, spiritualità, politica, relazioni e dialogo come indicato dal sito. Sul territorio bergamasco i punti di pace colorano la cartina e rappresentano azioni diverse che è possibile compiere.

Sulla mappa ci sono scuole come l’istituto tecnico Paleocapa che ha realizzato una bicicletta per una madre con il figlio disabile. C’è l’istituto scolastico delle suore Sacramentine che partecipa con i propri studenti al progetto “Sport aid for Malawi” di Marco Bovi. Non manca neanche il liceo scientifico Mascheroni che con il suo gruppo di solidarietà porta avanti diverse iniziative come il progetto “SOS Cingoli” a favore del Liceo Leopardi di Cingoli in provincia di Macerata danneggiato dal terremoto dell’agosto 2016. Ci sono anche le realtà degli oratori che si impegnano in progetti di missione, nella cura delle nuove generazioni e nell’aiuto del prossimo. Non mancano neanche le associazioni fondate e portate avanti da gruppi di amici.

Il bene lo si fa anche con percorsi differenti. Ci si può mettere in gioco con un impegno politico ed essere educati a questa dimensione come testimonia la presenza di We Care. Si possono allargare i propri orizzonti tramite incontri tra culture come quelli realizzati dalla Fabbrica dei Sogni. Un’altra alternativa è quella di spendersi per l’ambiente e combattere per il suo bene come sottolinea il localizzatore di Friday for Future.

A Sant’Omobono Terme gli studenti dell’istituto Maria Consolatrice collaborano con diverse associazione di volontariato. Con l’iniziativa “L’amicizia è più forte”, a Gazzaniga, i compagni di classe di due ragazzi con problemi di salute hanno fatto lezione a casa e in ospedale per stare a fianco ai propri amici.

Si può migliorare il mondo a piccoli pezzi se ciascuno collabora mettendo il proprio operato a disposizione e sentendosi parte di una grande puzzle. Se volete aiutare i giovani per la pace a colorare il mondo con l’arancio vivace dei loro punti sulla mappa basta registrarsi sul sito giovanipace.org. Un invito a colorare il mondo di pace.