“Cura della casa comune”: una mostra itinerante su ambiente, clima ed ecologia

“Cura della casa comune” è il titolo della mostra predisposta dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro e dedicata all’ambiente, al clima, all’ecologia. Una serie di pannelli con immagini e testi nata per approfondire i temi legati all’enciclica “Laudato si’ ” di Papa Francesco. La mostra, con il design e allestimento grafico a cura dei ragazzi dell’Accademia della grafica del Patronato San Vincenzo, viene offerta gratuitamente e sta raccogliendo molto apprezzamento: “Ci viene richiesta da associazioni, movimenti, parrocchie, oratori, comuni” spiega Matteo Marsala, collaboratore dell’ufficio. Le prenotazioni per ospitarla arrivano fino a dicembre.

La mostra spiega con chiarezza quali potrebbero essere le conseguenze del riscaldamento globale: “12 anni per evitare la catastrofe” dice il secondo pannello, spiegando quale potrebbe essere la differenza tra un mondo più caldo di 1,5 gradi oppure di 2: “Orsi polari a parte, qua si tratta di sapere se i nostri nipoti vedranno o meno Venezia”.

I pannelli parlano anche dei profughi climatici: “Molti poveri – dice Papa Francesco nella Laudato si’ – vivono in luoghi particolarmente colpiti da fenomeni connessi al riscaldamento, e i loro mezzi di sostentamento dipendono fortemente dalle riserve naturali e dai cosiddetti servizi dell’ecosistema, come l’agricoltura, la pesca e le risorse forestali. Non hanno altre disponibilità economiche e altre risorse che permettano loro di adattarsi agli impari climatici o di far fronte a situazioni catastrofiche, e hanno poco accesso a servizi sociali e di tutela”. La mostra spiega che i migranti climatici non sono riconosciuti come rifugiati nelle convenzioni internazionali e nel 2050 il numero di persone costrette ad abbandonare la propria casa per i mutamenti climatici potrebbe arrivare a 143 milioni. Gli altri pannelli parlano del consumo d’acqua, della biodiversità, di rifiuti e scarti, dei principi dell’ecologia integrale. Un’ampia parte è dedicata a illustrare “le buone prassi”: piccole accortezze che possono contribuire a salvaguardare l’ambiente. La mostra si conclude illustrando l’Agenda 2030, “un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu, che ingloba 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. Per avere maggiori informazioni si può scrivere a ufficiolavoro@curia.bergamo.it.